Lazio zona rossa o arancione da lunedì 15 marzo a breve l”ufficialità. E’ questione di minuti e sapremo quali Regioni cambieranno colore tra tre giorni: secondo le ultime indiscrezioni quasi tutta l’Italia si tingerà di rosso o arancione. A questo scenario si unirà il pacchetto di misure che il Governo si appresta a varare per le festività pasquali.
Il Lazio appare sempre più indirizzato verso la zona rossa che da lunedì dovrebbe ricomprendere in tutto ben 11 Regioni. Manca solo l’ufficialità ma la decisione sembra ormai in dirittura.
Conferme sono arrivate anche dal Presidente della Regione Nicola Zingaretti: «Il Lazio da lunedì sarà chiamato a rispettare, giustamente, le regole della zona rossa», ha dichiarato il Governatore del Lazio all’Hub vaccinale di Fiumicino dove è in visita anche il Premier Draghi.
L’ultimo report della cabina di regia (segui la diretta scorrendo l’articolo) classifica il Lazio come Regione “ad alto rischio con molteplici allerte negli indicatori”.
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Ascolta l’intervento di Zingaretti sulla zona rossa al minuto 5.11
Il report della Cabina di Regia: «L’epidemia si espande»
In questi minuti è in corso la conferenza stampa del 12 marzo sull’analisi dei dati Monitoraggio Regionale Covid-19 della Cabina di Regia con il Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, e il Direttore Generale della Prevenzione del Ministero, Gianni Rezza.
L’Rt medio calcolato sui casi sintomatici in Italia è pari a 1,16 (range 1,02- 1,24), in aumento rispetto alla settimana precedente e sopra uno in tutto il range. Un valore di Rt superiore a 1 indica che l’epidemia è in espansione, con il numero di casi in aumento.
Lazio zona rossa o arancione: cosa rischia la Regione
«Il valore RT è a 1.3 la zona rossa è possibile per il superamento del valore 1.25, anche se l’incidenza è sotto soglia e anche i tassi di occupazione dei posti letto sono entro la soglia di allerta», così l’Assessore Regionale alla Sanità Alessio D’Amato ieri pomeriggio.
«I dati del contagio sono in aumento e raggiungono i livelli di due mesi fa, con un trend di crescita rispetto alle due settimane precedenti. Lo scenario è previsto in netto peggioramento, bisogna mantenere altissimo il livello di guardia – aveva anticipato lo stesso Assessore – Non è possibile concedersi nessuna distrazione, il virus con le sue varianti sta riprendendo vigore, la priorità è quella di interrompere ora la catena di trasmissione».
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Coronavirus Lazio: i contagi e la situazione negli ospedali
Ieri su oltre 16 mila tamponi nel Lazio (+884) e oltre 22 mila antigenici per un totale oltre di 39 mila test, si registrano 1.800 casi positivi (+146), 16 i decessi (-6) e +1.322 i guariti. Aumentano i casi e i ricoveri, mentre diminuiscono i decessi e le terapie intensive. Il rapporto tra positivi e tamponi è a 10%, ma considerando anche gli antigenici la percentuale scende al 4%. I casi a Roma città sono a quota 800.
Insomma, numeri non certo buoni che pongono il Lazio in bilico tra la zona arancione e quella rossa. Come confermato da D’Amato il balzo nella fascia con più restrizioni è “tecnicamente” possibile avendo il Lazio sorpassato la soglia di 1.25 per ciò che riguarda l’RT.
Le uniche “ancore di salvezza” – per sperare quantomeno nella fascia arancione (dato che è chiaro che ormai quella gialla sarà messa in stand by) – sono rappresentate dagli altri fattori, ovvero l’incidenza dei casi e dei tassi di occupazione dei posti letto entrambi sotto soglia come precisato dall’Assessore alla Sanità.
Per ciò che riguarda le terapie intensive ad esempio il tasso d’occupazione è al 28% (soglia d’allerta fissata al 30%), mentre per l’area medica (cioè i posti letto afferenti alle specialità di malattie infettive, medicina generale e pneumologia) siamo al 32% (soglia critica: 40%).
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Colori delle Regioni: ecco la nuova mappa dell’Italia dal 15 marzo 2021
In attesa dell’ordinanza ufficiale del Ministero della Salute ecco lo scenario probabile da lunedì 15 marzo 2021:
Regioni rosse: le province autonome di Bolzano e Trento, la Basilicata, Campania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana e Marche.
Arancioni: Abruzzo, Calabria, Liguria, Molise, Puglia, Sicilia, Umbria, Valle D’Aosta.
La Sardegna dovrebbe rimanere invece in fascia bianca.
Lazio in zona rossa, spostamenti e autocertificazione
Se zona rossa sarà per il Lazio cambieranno anche le regole in vigore nella Regione. In zona rossa è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita, se non per motivi di lavoro, salute o necessità da dimostrare con l‘autocertificazione nel caso di un eventuale controllo.
Resta consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza. Con il nuovo Dpcm, in quei territori a rischio non viene più data la possibilità a massimo due persone e una sola volta al giorno di spostarsi verso un’abitazione privata, per andare a trovare amici e parenti. Questo è concesso solo in zona gialla.
Lazio in zona rossa: cosa cambia per bar, ristoranti e negozi
In zona rossa sono chiuse le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per quelle che vendono generi alimentari o di prima necessità. Chiusi anche i mercati (possono aprire solo chi vende prodotti alimentari, agricoli e florovivaistici). Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie e le parafarmacie. Bar, ristoranti, pub, gelaterie e pasticcerie sono chiusi al pubblico e possono lavorare solo d’asporto (fino alle 18 per i bar) o con consegne a domicilio.
Lazio in zona rossa: parrucchieri e barbieri
Con il nuovo Dpcm entrato in vigore il 6 marzo scorso, in zona rossa anche parrucchieri e barbieri devono restare chiusi.
Lazio in zona rossa: scuole, cosa cambia
Per quanto riguarda le scuole, “in zona rossa sono sospese le attività dei servizi educativi dell’infanzia e le attività scolastiche e didattiche delle scuole di ogni ordine e grado di svolgono esclusivamente con modalità a distanza“.