L’attacco hacker subito dalla Regione Lazio poche settimane fa, ha fatto tremare numerosi portali informatici. Tra questi c’è anche quello dell’anagrafe canina. Infatti se i servizi riguardanti la campagna vaccinale e non solo, sono fortunatamente ritornati accessibili, lo stesso non si può dire -purtroppo- per quel che riguarda la situazione nei canili. Il problema non è irrilevante in quanto in caso di smarrimento del proprio animale le lettura del microchip che permetterebbe di rintracciarlo più facilmente e velocemente non può essere effettuata. Ne consegue che nelle ultime settimane sono numerosi i cani entrati in canile nonostante fossero provvisti di microchip. Fortunatamente alcuni cuccioli sono riusciti a ricongiungersi con i loro padroni grazie al passaparola sui social o tramite annunci ma purtroppo non è così per tutti. Infatti oltre agli animali che sono ancora ‘in gabbia’, succede anche che alcuni vengano portati in un canile non di zona, complicando ulteriormente la ricerca.
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Cosa fare in caso di smarrimento del proprio animale
In caso di smarrimento del proprio animale è consigliato rivolgersi prima di tutto ai veterinari dell’Asl o al canile di competenza. In secondo luogo poi è bene controllare anche i canili limitrofi che è possibile monitorare in modo rapido ed efficiente anche attraverso il sito dei canili di Roma, in cui vengono pubblicate tutte le foto di cani e gatti smarriti. Un’ultima modalità non meno importante delle precedenti che può aiutare nella ricerca del proprio animale domestico è quella di applicare alla pettorina il proprio numero di telefono, così da poter essere facilmente contattati in caso di necessità.