Sabato 16 aprile, con il Patrocinio del Comune di Aprilia, si apre la rassegna culturale “Le stagioni Letterarie de L’Arco di Aprilia, ideata e organizzata dall’omonima associazione.
Il varo si avrà, naturalmente, con la Primavera Letteraria che vede come scrittrice Letizia Leone e la sua silloge poetica “Rose e Detriti”, nei locali delle Profumerie Prioli di Via degli Aranci n. 8.
In dialogo con l’autrice romana: Dona Amati, poeta e rappresentante di Fusibilia Edizioni; Giuliano Leva attore e regista teatrale. Letture sceniche a cura di Letizia Leone e Antonella Rizzo.
“Rose e Detriti” è una pièce teatrale che descrive, complice la dotta penna di Letizia Leone, un dialogo impossibile tra Erodiade e la sua schiava.
La rassegna “Le stagioni Letterarie de L’Arco di Aprilia” mira alla promozione della letteratura italiana e, ancor più locale, attraverso incontri con autori e le loro opere.
I prossimi appuntamenti con la Primavera letteraria vedranno:
17 maggio: Claudio Giovanardi “Tutto così regolare, tutto così prevedibile” – ed. Manni Lecce.
21 maggio: Maria Corrao “E volo da te” – ed. eretica.
In dialogo con l’autrice, Marina Cozzo e Sihem Zrelli. Hotel Enea – Via del Commercio 2.
8 giugno: Mauro Valentini “Cianuro a San Lorenzo” – ed. Sovera.
In dialogo con l’autore, Lorella Iaci e Marina Cozzo. Gastronomia Manà, Via Cimarosa 7.
25 giugno: Franca Palmieri “La coscienza e la verità” – ed. Seam.
In dialogo con l’autrice: Antonella Rizzo. Le delizie del Fornaio, Via degli Oleandri 6.
Sarà una rassegna itinerante nei locali apriliani e non solo: caffè, boutique, o una profumeria, dove sposare la presentazione di un libro sorbendo una fragrante miscela arabica o ammirando qualche griffe d’abbigliamento, o, ancora, lasciarsi sedurre da una essenza: la cultura è apertura e connubio di diverse entità, sta a noi saperle amalgamare.
La rassegna avrà inizio con la Stagione Primavera: quella della nascita e rinascita.
Rinascere con la Natura e fondersi con la Madre Terra, celebrarla e gioire della Vita
che sboccia e si manifesta in tutte le sue forme, esattamente come la cultura letteraria.
Migliaia gli scrittori che hanno composto testi poetici su una zuppa o una miscela di the, o descritto la raffinatezza di una veste. Per non parlare di quanti, con le loro penne, inducano a chiudere gli occhi per annusare odori, aromi in un bosco o sul corpo del proprio amato.
Costoro, al meglio, hanno reso nero su bianco la capacità di insinuare la letteratura in ogni forma ed aspetto della vita.
Per questo il festival vedrà come palcoscenico locali informali e inusuali che apriranno le loro porte alla poesia, alla narrativa e tanto altro ancora.