Home » News » La storia di Telecom, dagli anni della SIP ai fasti di Tronchetti Provera

La storia di Telecom, dagli anni della SIP ai fasti di Tronchetti Provera

Pubblicato il
telecom

Fra le aziende italiane più famose si trova senza ombra di dubbio la Telecom. Si tratta di una società che nel corso degli anni ha fatto parlare tanto di sé, e non sempre in chiave positiva, per via della crisi che ha attraversato e per qualche “scheletro nell’armadio”. Dal 2019 la lunga e travagliata storia di quest’azienda ha trovato un ennesimo riassetto, e si tratta di un libro che merita di essere sfogliato.

La nascita di Telecom, partendo dalle origini

Chi ha una certa età ricorderà che la Telecom era in origine SIP: una società che nacque nel 1964 partendo dalla fusione di ben 5 aziende, a loro volta sviluppatesi sotto il regime fascista per via del decreto legge voluto da Mussolini.

La storia moderna di Telecom nasce però all’inizio degli anni ’90, e nello specifico nel 1994, quando la già citata SIP decise di fondersi con alcune aziende appartenenti al Gruppo Stet (fra cui Iritel e SIRM). Ciò avvenne in concomitanza con la diffusione della rete intelligente anche in Italia, e con la liberalizzazione del mercato delle telecomunicazioni.

Poi, nel 1997, ecco un’altra svolta: con Guido Rossi presidente Telecom venne privatizzata, con una vendita di parte del capitale (35,26%) che portò in cassa circa 26 miliardi di vecchie lire. Dopo pochi giorni, la società esordì in borsa, ma la risposta non fu positiva. Poi, nel 1998, iniziò l’era di Franco Bernabè, nominato nuovo amministratore delegato.

Olivetti, Colaninno e la fusione con Telecom

Il 1999 fu un anno molto importante per Telecom. Entrò in gioco Olivetti, che lanciò un’offerta pubblica di acquisto e scambio (OPAS) tramite la Tecnost di Roberto Colaninno, acquisendone il controllo. La gestione Colaninno fu una sorta di meteora, in quanto durò solo 2 anni, ma il 1999 fu un anno davvero virtuoso per i conti di Telecom, con un valore di 27 miliardi di lire e un debito pari a soli 8 miliardi.

L’arrivo di Tronchetti Provera nel 2001

La situazione economica di Telecom peggiorò vistosamente, al punto da arrivare nel 2001 ad un debito di quasi 22 miliardi. Fu l’anno in cui il gruppo di Colaninno decise di passare il testimone, trovando un accordo per la cessione della società a Marco Tronchetti Provera e a Benetton, con l’acquisto che venne concluso anche per merito del supporto di Unicredit e Intesa San Paolo. Come si spiega in questo articolo, l’epoca Tronchetti Provera SIP Telecom fu decisiva per le sorti della società, che riuscì infatti a risollevare la propria situazione debitoria.

Tronchetti Provera rimase alla guida dell’azienda fino al 2006, e viene ricordato soprattutto per l’OPA lanciata su TIM nel 2005, che portò alla fusione delle due società. Con questa mossa, Telecom incorporò tutti i servizi Internet e mobile di Telecom Italia Media.

Dal ritorno di Guido Rossi ai giorni attuali

Il 2006 fu l’anno del ritorno di Guido Rossi come presidente di Telecom, dopo ben 9 anni dalla privatizzazione della società. I debiti, però, costrinsero ad un nuovo passaggio di proprietà, con Telco protagonista e in seguito Vivendi (2014) ed Elliott (2018).

 
Impostazioni privacy