Una domanda continua a ronzare nella testa degli italiani, da quando l’argomento è stato presentato sul tavolo delle proposte farmaceutiche contro l’infezione da Covid: quando sarà disponibile la pillola anti-virale? Si, perché oltre ai vaccini, esiste un’altra arma a disposizione che potremo impiegare nella lotta al virus. Si tratta di una pillola in grado di fare da ”muro” all’invasione virale. Il rimedio sarà distribuito dalla Struttura Commissariale guidata dal generale Figliuolo. L’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) ne ha autorizzati due: molnupiravir e remdesivir.
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In entrambi i casi si tratta di farmaci per il trattamento di pazienti non ricoverati. Pazienti, cioè, con malattia lieve-moderata che si è manifestata da pochi giorni e in presenza di precise condizioni cliniche. Quando, in particolare, queste condizioni possono diventare rischiose, allora è possibile usufruire della pillola anti-Covid.
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Molnupiravir
Come descritto anche dall’Aifa, il molnupiravir “è un antivirale orale autorizzato, il cui utilizzo è indicato entro 5 giorni dall’insorgenza dei sintomi”. Il trattamento con questo tipo di farmaco consisterebbe nell’assunzione di 4 compresse (da 200 mg) 2 volte al giorno, ha una durata di 5 giorni. Le indicazioni di utilizzo sono state pubblicate ieri, 29 dicembre, dall’Aifa sulla Gazzetta Ufficiale ed è efficace da oggi, 30 dicembre.
Remdesivir
Anche in questo caso, abbiamo a che fare con un farmaco antivirale della classe degli nucleotidici. Sviluppato anni fa da Gilead per il trattamento del virus Ebola. Autorizzato di recente da EMA con un’estensione di indicazione relativa al trattamento dei soggetti non in ossigeno-terapia ad alto rischio di Covid-19 grave. Il farmaco può essere utilizzato fino a 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi.