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La Little Tony Family di Cristiana Ciacci e Angelo Petruccetti ‘è nel cuore e ci resterà’

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la little tony family

la Little Tony Family è nata per volontà di Little Tony, Il celebre ‘ragazzo col ciuffo’ che cantava il rock negli anni ’60, con il fine di portare avanti la sua musica. La figlia Cristiana Ciacci e lo storico collaboratore musicale e amico di Tony, Angelo Petruccetti, si sono quindi impegnati nel continuare a suonare le canzoni di Tony, diffondendo la sua musica indimenticabile.

In prossimità della ricorrenza della morte del grande cantante italiano, avvenuta il 27 maggio 2013 e in occasione degli 80 anni che quest’anno avrebbe compiuto, abbiamo chiesto a Cristiana e Davide di ricordarlo, parlandoci della Little Tony Family e dei progetti che stanno realizzando.

La Little Tony Family; l’eredità musicale di Little Tony

Come sta andando la Little Tony Family? Raccontateci come procede.

Angelo-Abbiamo accolto la richiesta di Tony nelle sue ultime ore di vita di portare avanti la sua musica e lo facciamo con grande responsabilità, passione e amore; con tutti i suoi insegnamenti insomma. Lavorando con lui a livello artistico e personale, per circa 27 anni dagli anni ’90 fino alla sua scomparsa, sappiamo come riproporre i suoi spettacoli. Infatti hanno la sua firma, perche lui ci ha insegnato tutto. La Little Tony Family sta andando bene e abbiamo contatti anche con l’estero; avremmo dovuto fare concerti in Canada e negli Stati Uniti, prima della pandemia. Per il momento stiamo facendo un grande lavoro di promozione, per ricordare Tony e i suoi 80 anni. Infatti uscirà un libro ad aprile, un dvd con la partecipazione di grandi star italiane e ci sarà un concerto in streaming che andrà in onda il 27 maggio, data della ricorrenza della scomparsa di Tony.

Cristiana-Papà ci chiese raccogliere la sua eredità musicale per le tante persone che lo amano. E’ un orgoglio ed onore per noi e abbiamo messo su questo grande spettacolo di due ore con un gruppo, quattro musicisti dal vivo, due ballerine ed io e Angelo. C’è grande schermo dove Papà viene proiettato e canta con noi. Lo spettacolo è vario e bello, ci sono anche due duetti con me e lui, che mi emozionano molto. Le canzoni sono i successi di Papà, divertenti e piene di energia, ci sono il rock n roll, la country music, le luci, le paillettes, quindici cambi d’abito miei e delle ragazze. Insomma uno spettacolo come quelli che ci ha insegnato lui con le canzoni che piacevano a Papà.

Angelo, com’erano i tempi in cui suonavate con Tony? Com’era la musica secondo te in Italia e fuori e cosa è cambiato ormai? Cosa non ti piace più?

Angelo-Io avevo 20 anni e lavoravo con Tony, erano gli anni 90. Fui catapultato in America dopo appena pochi concerti fatti con Tony, in Italia. C’erano dei teatri incredibili, dei grandi casino ad Atlantic City, con la tecnologia fantastica e un calore incredibile del pubblico italo americano, cioè di tutti gli emigrati italiani in America, legati alle canzoni italiane in modo unico, che avevano portato con loro, nel cuore. Le uniche cose che potevano portare con loro infatti erano le canzoni. Abbiamo fatto concerti fino al 2011 a poco prima che Tony se ne andasse.

La musica in Italia, negli anni 90 era fatta ancora con passione, era pensata e lavorata dalla prima nota all’ultima, al contrario di oggi che è un copia incolla. C’era un discorso importante dietro che nasceva dal cuore e dall’anima, dall’intuizione che l’artista aveva dentro. Per quelli della mia generazione avviene cosi ancora.

la little tony family
credits by Stefano Simoni

La musica nasce dall’intuizione e dal lavoro dell’artista 

Oggi questo copia incolla non mi piace, perché non è arte per me. È bello sentire cose che nascono dalla profondità delle persone, che ci sia dello studio dietro. La gavetta e la preparazione, che prima erano fondamentali , oggi non contano più; le visualizzazioni determinano il successo di un artista. Un artista non è colui che va a Sanremo avendo un milione di visualizzazioni e ciò mi amareggia.

Angelo, cosa ascoltavi all’epoca? Ci racconti qualche aneddoto vissuto insieme a Tony?

Angelo-A quell’epoca ascoltavo la musica italiana; avevo sentito parlare di Elvis ma a 20 anni non sapevo nemmeno chi fosse. La prima cosa che Tony fece per rompere il ghiaccio quando mi conobbe fu di tirare fuori tutti gli Lp di Elvis. E così mi introdusse al Rock ‘n Roll e cominciai a conoscere gli artisti dell’epoca. Tony era generoso, mi diceva sempre “ti aiuto io a fare il repertorio”, quando facevo il piano bar.

Cristiana, che musica ti piace? Cosa ascolti?

Cristiana-Amo la musica d’autore, con testi d’amore o sociale, che esprimano concetti o raccontino storie d’amore. Ascolto Ultimo, Tiziano Ferro, apprezzo Irama, con test facili che abbiano parole semplici e d’amore.

‘Wow’, il singolo della Little Tony Family

È uscito ‘Wow’, corredato di un bellissimo videoclip ambientato negli anni 50 all’interno di un fast food in stile Happy days. Angelo e Cristiana cantano insieme a tanti ragazzi.
Come è nata questa idea del fast food?
 

Angelo-WoW ha voluto regalarcelo Davide De Marinis; il singolo si chiama Wow perché è l’esclamazione di Davide alla vista del disegno che i figli di Cristiana fecero per lui. Così è nata la copertina di questo singolo che nasce dalla collaborazione precedente di un brano che era “Io resto a casa”, durante il covid. Davide ha pensato a Tony negli anni 50, così abbiamo riproposto nel videoclip questa atmosfera fiftyies sul set all’interno del locale simile ad Arnold’s, in stile Happy Days. L’intro ha un sound tipicamente anni 50 e tutti i partecipanti vestono abiti originali di allora. Davide interpreta Fonzie e ci sono anche i giubbotti di Little Tony, per gli amanti del Rock‘n Roll.

la little tony family
credits by Federica Pallagrosi

Cristiana– Davide ed io ci siamo conosciuti durante il primo lock down; aveva preso in prestito la frase che campeggiava su tutti i balconi “Andrà tutto bene” perché aveva scritto una canzone. Chiese a noi e ad altri 70 artisti di partecipare al videoclip e quando vide il disegno dell’arcobaleno fatto dai miei figli decise di farci la copertina del singolo ‘Wow’, che è allegro e in pieno stile anni ‘50 e ‘60. Grease era il film e il musical preferito di Papà e io lo adoro perché sono cresciuta con le canzoni anni 60 americane. Ci siamo divertiti tanto a registrare il videoclip nel fast food americano, è stata una giornata fantastica ballando con i ballerini di rock ’n roll acrobatico!

Il successo delle canzoni di Little Tony e l’uomo che è stato

Cristiana, le canzoni di Little Tony sono indimenticabili e nel cuore di tutti noi. Le cantiamo a memoria da tre generazioni. In cosa risiede il successo e la magia di Little Tony?

Cristiana- Le canzoni degli anni 60 e quelle di Papà erano semplici e immediate; credo che siano eterne. Hanno fatto la storia e la gente le canta ancora. I ritornelli di quelle canzoni restavano in testa e ed erano animate da sentimenti puri, veri e semplici. C’era la voglia di divertirsi, di innamorarsi, di costruire; c’era l’allegria. La musica oggi si è trasformata e pensiamo che abbia progredito, ma noi abbiamo bisogno anche di semplicità ed è per questo che amiamo fischiettarle, perché ci ricordano chi siamo, ci riportano indietro, come quando abbiamo imparato a camminare. Abbiamo bisogno di riassaporare quegli anni con quelle canzoni, che ci fanno rivivere quegli anni semplici che resteranno unici.

credits by Stefano Simoni

Il successo di Papà risiede anche nel Little Tony uomo, inoltre; lui era vero, buono, mai artefatto e rispettoso del pubblico. Si fermava a fare fotografie e autografi dandosi sempre con gioia alla gente che lo amava. Questo amore è sempre stato recepito dalle persone e tutti di lui riconoscevano sempre l’umiltà e il professionista che era.

L’ insegnamento alla figlia Cristiana

Cristiana, tu somigli tanto a tuo Papà, hai imparato a cantare e a ballare sin da quando eri bambina e hai la musica dentro. Cos’altro hai ereditato dal celebre Papà, secondo te, che tramanderai ai tuoi ragazzi?

Cristiana-Ho imparato da Papà le doti umane come la generosità che aveva; ha fatto del bene a tante famiglie, ha aiutato tante persone e poi ho imparato a non omologarsi al branco. Lui ha rotto molti schemi negli anni 50 e 60; è andato controcorrente quando tutti i cantanti cantavano eleganti lui si presentava con le tute alla Elvis in una Italia che non era pronta a questo. Non si è mai preoccupato del giudizio di qualcuno perché l’essere diversi è un valore. Bisogna lottare per le proprie idee sempre, con umiltà e tenacia e professionalità. Papà diceva ‘l’umiltà sta al talento come le ombre in un quadro; gli danno forza e risalto. In ogni campo’.

I progetti e il libro “Mio padre Little Tony”

Ci sarà un tour della Little Tony Family dopo la pandemia?
Qualche altro progetto musicale? Cosa bolle in pentola per la Little Tony Family?

Purtroppo con la pandemia il mondo si è fermato da più di un anno e anche lo spettacolo e la musica stanno soffrendo. Così ci mancano le emozioni, il contatto con il pubblico, gli aneddoti che le persone mi raccontano di Papà e le sue canzoni, che hanno fatto da colonna sonora alle loro vite. Abbiamo tanta voglia di ricominciare a fare concerti e stiamo comunque producendo idee.

Ad esempio il libro, che sta andando in stampa in questi giorni, che ho scritto su Papà al quale verrà allegato un dvd con il suo ultimo concerto in America. In questo anno in cui Papà avrebbe compiuto 80 anni ci saranno varie iniziative; il 9 febbraio è uscito un cd con Tv Sorrisi e Canzoni e il 27 maggio andrà in onda il concerto. Faremo fruttare più possibile questo anno di attesa di tornare sul palco! Noi siamo già pronti per un tour e speriamo che possa cominciare presto, per regalare leggerezza e allegria a tutti, come sempre.

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