Un’ infermiera che non voleva vaccinarsi è stata reintegrata all’interno dell’Asl in cui lavorava. È questa la decisione presa dal giudice del lavoro di Velletri, Giulio Cruciani, a seguito di una controversa quanto delicata vicenda. Com’è facile immaginare, la decisione del giudice ha generato non poche polemiche.
Leggi anche:Roma, troppi ‘No Vax’ tra la Polizia Locale? Dal 15 l’obbligo vaccinale: «A rischio i controlli»
Infermiera no vax reintegrata sul posto di lavoro
All’interno della sentenza, viene spiegato che l’infermiera può tornare a lavoro in quanto l’Asl essendo una grande azienda può impiegare l’infermiera in mansioni non a contatto con il pubblico; prevedendo per esempio la possibilità di lavorare in smart working. Pertanto, sarà compito della Asl trovare un lavoro adatto all’infermiera e che ovviamente non dia luogo a problemi per la salute pubblica. Per questi motiva la donna può tornare a lavoro, a patto che svolga mansioni che non prevedano nè contatto con il pubblico nè con i colleghi.
L’Asl Roma 6 annuncia ricorso
La decisione presa dal giudice ha generato non poche polemiche, tra queste anche quelle dell’Asl Roma 6 che ha annunciato un ricorso. L’Assessore regionale alla sanità Alessio D’amato ha poi spiegato che: ‘La Asl Roma 6 mi ha comunicato che farà ricorso contro la sentenza del giudice del lavoro per il reintegro di una dipendente no-vax e chiederà la sospensione all’Ordine professionale degli infermieri. Ed aggiunge: ‘La Asl ha applicato la legge e peraltro nel frattempo le misure sono state estese, non solo al personale sanitario, ma anche a quello amministrativo del servizio sanitario. Rispettiamo le sentenze e faremo ricorso, ma voglio augurarmi che sia stata assunta una decisione in piena serenità’, conclude.