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Nuovo impianto trattamento rifiuti a Pomezia, Zuccalà risponde alle perplessità dei cittadini

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Nuovo impianto di trattamento rifiuti a Pomezia, ma chi è volerlo, oltre ai proprietari del sito? Stiamo cercando di capire come si sia arrivati ad avere il parere positivo, durante la conferenza dei servizi, da parte del Comune di Pomezia e, successivamente, come sia stato possibile che la Regione abbia rilasciato il benestare alla VIA che consentirebbe l’inizio dei lavori, salvo presentazione di ricorso al TAR da parte dei soggetti interessati.

Della questione abbiamo parlato con il presidente del consiglio comunale e candidato sindaco M5S Adriano Zuccalà.

Ripercorriamo la vicenda: dovrebbe sorgere in Via della Vaccareccia a Pomezia il nuovo “Impianto per il soil washing di terreni di bonifica, sabbia dei depuratori e rifiuti di spazzamento e pulizia delle caditoie stradali” . Il soil washing è una tecnica di bonifica del suolo contaminato che prevede il recupero della parte pregiata del mezzo attraverso un processo di separazione fisica dell’inquinante; il proponente, la Trevi Ambiente, ha evidenziato che i terreni da sottoporre a bonifica saranno, ai sensi del D.Lgs. 152/06, rifiuti speciali appartenenti alla famiglia dei CER 17 05: si tratta di terra (compresa quella proveniente da siti contaminati), rocce e pietrisco di vario tipo nonché materiale di dragaggio (anche fanghi). Per realizzarlo non saranno costruiti nuovi edifici ma si procederà col recupero di un capannone già esistente. L’impianto avrà una potenzialità annua di 55.000 tonnellate e prevede di recuperare il 60% del totale del materiale in ingresso ottenendo materiale inerte da destinare all’edilizia. La società dice che non ci sono rischi e che l’impianto non è inquinante, ma i residenti si stanno già mobilitando perché non vogliono che la strada (peraltro senza uscita, quindi soggetta per forza di cose a un doppio passaggio) diventi un andiririvieni di camion dei rifiuti, qualunque essi siano. C’era proprio la necessità di un altro impianto di trattamento rifiuti a Pomezia, territorio che già conta numerosi siti di questo genere?

“La necessità relativamente agli impianti di trattamento di rifiuti, purtroppo, non viene valutata dal Comune ma dalla Regione Lazio, che ancora non si è dotata di un piano rifiuti regionale incentrato sulla gestione virtuosa degli stessi. In questo limbo vengono autorizzati impianti dalla Regione stessa senza la minima visione di insieme ed i comuni ne subiscono le conseguenze”

La zona di via Vaccareccia, anche per il fatto che si tratta di una strada senza uscita, è idonea ad ospitare un tale impianto?

“Come si evince dalle carte, gli uffici tecnici del comune hanno già sollevato il problema della viabilità in conferenza dei servizi. La regione a riguardo ha preso atto della necessità di verificare l’unica ipotetica via di accesso alla struttura”.

Vedendo il capannone già esistente sembrerebbe che gli spazi siano molto piccoli rispetto alla mole di rifiuti previsti: non c’è pericolo di ammucchiamenti di materiale o problemi di altro tipo vista la presunta incongruenza tra quello che si vuole fare e lo spazio realmente disponibile?

“L’eventuale incongruenza verrà verificata dai tecnici al momento dei sopralluoghi, su carta è tutto corrispondente alle linee di progetto”.

Non sarebbe stato il caso, invece di dare l’ok tecnico nella conferenza dei servizi, cercare di rivalutare quella zona con un parco (lì vanno molte persone a raccogliere funghi o a correre la domenica) più o meno attrezzato?

“In fase di conferenza dei servizi gli uffici tecnici si limitano a valutare in maniera obiettiva la fattibilità dei progetti proposti e su questo fa le sue prescrizioni. La parte politica si esprimerà a riguardo successivamente ad una riunione di commissione istituzionale relativa a questo progetto. Ricordo comunque che l’espressione politica del Comune non sostituisce gli iter autorizzativi della Regione Lazio. Sull’aspetto della riqualificazione della zona Vaccareccia siamo pienamente d’accordo con i residenti, abbiamo presentato ad una rappresentanza di cittadini il progetto innovativo di parco canile proprio nella loro zona, un concetto di rapporto tra animali e persone rivoluzionario che potrà offrire diversi spunti sociali e zone di aggregazione a chi abita in quel quartiere, nonché avere la possibilità di fruire di una struttura innovativa e di eccellenza”.

Dalle prime impressioni, sembra che per opposizione e maggioranza (o almeno una parte di essa) questo impianto sia una vera e propria sorpresa di cui nessun sapeva niente: come è possibile?

“Più che una sorpresa, è stato dichiaratamente valutato dal Sindaco e dall’assessore Sbizzera un impianto che non presenta criticità, di conseguenza hanno ritenuto superfluo coinvolgere la commissione istituzionale preposta. Noi non siamo dello stesso avviso ed avvieremo a breve l’analisi della documentazione in commissione”.

La consigliera regionale M5S Valentina Corrado ha presentato una richiesta di accesso agli atti (che le è stata immediatamente riconosciuta) proprio per verificare la documentazione che ha portato all’approvazione della VIA: il Comune di Pomezia ha fatto o farà la stessa richiesta? Qual è la posizione del M5S pometino in merito, visto che l’opposizione si è già espressa richiedendo un consiglio comunale ad hoc in cui cercare il modo di fermare questo impianto?

“Abbiamo ottenuto parte della documentazione relativa all’impianto, in una commissione istituzionale verificheremo la necessità di ulteriore documentazione”.

Sembrerebbe che proprio al confine di quella zona sia stata presentata una domanda di riconversione di un permesso a costruire, da capannoni a piano casa: si tratta dello stesso proprietario? Se così fosse, ci sarebbe una incongruenza: chi acquisterebbe case a pochi metri da un impianto di trattamento rifiuti? Se veramente esiste la richiesta di piano casa, cosa prevede e cosa pensa di fare il Comune? Si preferirà accordare un piano casa per rivalutare la zona o dare l’ok all’impianto di trattamento rifiuti?

“Su questo quesito non posso rispondere al momento”.

I residenti della zona sono contrari all’impianto e chiedono, al contrario, una rivalutazione del quartiere con servizi e simili (aree verdi e negozi): qual è la risposta alla loro richiesta?

“Come detto in precedenza stiamo lavorando per la realizzazione di un parco canile che andrà a servire la zona, oltre ad essere una struttura dedicata al benessere e non alla detenzione degli animali, si presta al suo utilizzo in ambito sociale ed educativo. I residenti potranno disporre di un parco pubblico e di progetti sociali che coinvolgono bambini ed animali. La caratteristica della nostra amministrazione è puntare all’eccellenza, ed anche in questo caso stiamo puntando a realizzare una struttura ai massimi livelli qualitativi che ci impegneremo a portare a termine nel più breve tempo possibile. Oltre questo, un progetto di rivalutazione dell’infrastruttura della zona è d’obbligo e ci impegniamo a farlo all’interno di un contesto di valutazione generale dell’infrastruttura comunale, già avviato con il piano urbano del traffico di prossima approvazione”.

 

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