Riceviamo e pubblichiamo un comunicato stampa del Coordinamento Provinciale di Roma del Sindacato DiCCAP in merito a 2 sentenze di condanna del Comune di Pomezia emesse dal Tribunale del Lavoro di Velletri.
“Il 26 marzo 2015 il Tribunale di Velletri, nella persona del Giudice del lavoro Dott. Cesare Russo, ha nuovamente condannato il Comune di Pomezia in ordine alla mancata assunzione di alcuni suoi dipendenti. Infatti, la sentenza, dopo quelle di 11 Agenti della Polizia Locale, questa volta interessava il personale amministrativo e contabile che, pur avendo partecipato con esito positivo ad un bando di concorso per assunzioni a tempo pieno ed indeterminato, si era visto offerto dal Comune soltanto un contratto temporaneo ed addirittura part-time. La decisione del Tribunale, che ne segue altre dello stesso indirizzo, ha totalmente censurato il comportamento dell’Amministrazione, ordinandogli tutt’altra condotta, e cioè l’assunzione dei dipendenti a tempo pieno ed indeterminato. La sentenza in questione del Dott. Cesare Russo, ha quindi totalmente accolto le tesi difensive patrocinate dall’avv. Benedetta Bruni dello Studio Legale Negroni e dell’avv. Giuseppe Pecorilla del foro di Roma. Il Comune di Pomezia è stato anche condannato al pagamento delle spese legali e processuali per oltre 10.000 Euro a dipendente. Posto che la Corte dei Conti, interpellata erroneamente dal Sindaco, si è dichiarata non competente a fornire pareri sulla gestione del personale dell’ente in quanto entrerebbe in conflitto sia con le proprie attribuzioni di controllo successivo, che con gli organi giurisdizionali ordinari, le decisioni sin qui assunte dal governo politico locale non sono state ad oggi risolutive né tanto meno tempestive. A questo punto la Giunta deve ottemperare ai doveri che la legge sugli enti locali le attribuisce sulla gestione del personale comunale ed individuare una soluzione per i dipendenti precari vincitori di concorso. La delibera di Giunta del 19 marzo che annulla tre nuove procedure di selezione per 1 impiegato di staff del Sindaco, 2 impiegati da assumere con mobilità da altri enti e 1 dirigente ad incarico, lascia sperare in una presa di coscienza sull’impossibilità di proseguire sulla strada sinora adottata che stava scatenando ulteriori contenziosi giudiziari. Ciononostante l’annuncio del Sindaco di voler individuare una soluzione entro fine mese della questione dei precari, di certo non si potrà realizzare. Alla lettera con cui incaricava la Dirigente del Personale di valutare la possibilità di fare delle proroghe, non è seguita alcuna convocazione delle Organizzazioni Sindacali sul tema. Dobbiamo sperare che la visione del film “La trattativa” conduca l’amministrazione comunale a voler assicurare i principi di legalità nell’ente anche ai dipendenti, indirizzando la Dirigente al Personale in attività diverse dall’assistere direttamente alle udienze del personale precario, per cui già è pagato l’avvocato privato. Sarebbe piuttosto importante applicare le decisioni dei giudici, senza attendere sino all’ultimo provvedimenti forzosi, evitando le continue condanne ed orientando l’attività amministrativa a salvaguardare le casse comunali per garantire i servizi ai cittadini e alle imprese, anche in vista della stagione turistica e delle crescenti esigenze di programmazione e governo del territorio. Al momento riteniamo permanga la necessità del ricorso individuale all’Autorità Giudiziaria, cui si sta rivolgendo gran parte del personale precario e che viene adita anche da quei vincitori di concorso non assunti nemmeno a tempo determinato quali tecnici, categorie protette ed assistenti sociali. Durante lo svolgimento delle procedure concorsuali, nel 2010, il DiCCAP ed altre Organizzazioni Sindacali, criticarono le lungaggini e i ritardi che oggi condussero a questa situazione, causata dalla passata amministrazione, ma che quella attuale ha cercato di respingere e delegare anziché affrontarla, con un tentativo poco oculato di scaricarla sui lavoratori. Auspichiamo che la Giunta del Sindaco Fucci sappia individuare soluzioni coraggiose e strutturali, diverse dal mero tentativo di negare i diritti dei lavoratori, attraverso una decisa ed adeguata presa di posizione politica, coadiuvata dalla dirigenza per cui il Comune impiega ingenti risorse, ivi incluso il Segretario Comunale scelto dal Sindaco, proprio alla luce di quanto puntualmente espresso dai competenti giudici del lavoro”.
Coordinamento Provinciale di Roma del Sindacato DiCCAP