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Il reddito di cittadinanza non si può spendere sulle slot online

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Il reddito di cittadinanza non può essere speso per giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità. Con questa definizione rientrano anche le scommesse sportive. La prima faq sul reddito di cittadinanza è chiara:

“la “Carta Rdc” consente di soddisfare tutte le esigenze dei beneficiari, ad eccezione di quelle legate a giochi che prevedono vincite in denaro o altre utilità, acquisto, noleggio e leasing di navi e imbarcazioni da diporto…”

Le vincite di gioco rappresentano un entrata da dichiarare, la spesa per i giochi d’azzardo anche piccola toglie risorse da destinare alla esigenze fondamentali. Con questa filosofia il reddito di cittadinanza si ottiene accettando delle condizioni molto severe sul suo utilizzo e, di conseguenza, i controlli mensili, semestrale non solo dall’autorità finanziaria ma anche dai carabinieri.

Utilizzo del RdC nei casinò online: due fatti recentissimi

Purtroppo non sono pochi i casi di beneficiari denunciati dall’autorità per l’uso del Reddito nei casinò online. L’iscrizione a queste piattaforme è autonoma e la PostePay è un tipo di carta accolta da molti bookmaker. Il primo più recente caso è ad Imperia con venti indagati.

Tra il 2019 e il 2020, un gruppo di persone che ha percepito il sostegno economico hanno deciso di spenderlo nelle piattaforme online. Sono state spese anche migliaia di euro, sia le vincite che le spese sono occultate al fisco. Quindi si finge di non aver soldi per ottenere il famoso beneficio e anche per non pagare tasse. Le persone indagate erano titolari di conti di giochi online che ricaricavano con contanti e giroconti.

Il Gip di Imperia ha emesso sequestro preventivo di 160.000 euro, somma che corrisponde alle somme indebitamente percepite (fonte Ansa). La condanna potrebbe prevedere anche la reclusione da due a sei anni.

Il secondo fatto è in Abruzzo, dove un uomo di Lanciano ha vinto negli ultimi tre anni ben 140.000 euro con i giochi online (scommesse, poker, casinò virtuali eccetera). Anche lui, proprietario di account di gioco, forniva al fisco e all’Inps informazioni false per occultare sia le vincite che le spese di gioco.

Iscriversi ad una piattaforma di betting è illegale in Italia?

Iscriversi ad una piattaforma di betting che ospita anche giochi da casinò non è illegale. Bisogna essere consapevole che il gioco a premi prevede la perdita di denaro, se visitate il sito Betflag targato ADM troverete due sigle importanti: Gioco Responsabile e 18+. Troverete un test, dei consigli e anche l’indirizzo di alcune associazioni importanti che curano problemi legati al gioco.

Anche chi gestisce le piattaforme di gioco ha molte responsabilità, tutti gli Stati internazionali hanno delle legislazioni che controllano casinò e scommesse sportive. In Italia l’ente regolatore è l’ADM ex AAMS, a livello europeo e internazionale ci sono degli enti equivalenti, come la MGA di Malta (stato europeo), eGaming e altri dello stato d Curacao.

Un bookmaker si deve distinguere da una piattaforma senza garanzie per le informazioni che fornisce, le guide dedicate ai servizi e ai giochi che offre. Poi ci sono i metodi di pagamento disponibili a disposizione, spesso sigle legate e banche e istituti finanziari molto solidi, a blog e tutorial da seguire, a promozioni con o senza deposito che permettono di testare una piattaforma senza spendere subito i propri soldi. È ciò che avviene scegliendo uno dei bonus Betflag, una piattaforma che ha tutte le caratteristiche finora descritte.

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