Combattere il regime, la dittatura sanitaria. Il Green Pass? Certo che no. E via alle proteste…con qualche eccezione però. Sta facendo il giro del web la foto scattata che ritrae il leader di Forza Nuova Giuliano Castellino allo stadio per assistere alla partita della AS Roma impegnata nel match di Conference League contro il Trabzonspor. Era il 26 agosto scorso. Ma qual è il problema allora? Semplice, che per accedere alla partita era necessario il green pass che dunque Castellino ha dovuto esibire, andando però contro alle regole previste dal Movimento politico oltre che a quello che lui stesso “urla” in piazza essendo diventato uno dei riferimenti dei gruppi “no green pass” romani.
In particolare, agli iscritti di Forza Nuova viene infatti detto: «Chiunque, militante o dirigente, per qualunque ragione si adeguasse a questa intollerabile e, nelle intenzioni del sistema, definitiva operazione di controllo sociale subirà l’immediata e irrevocabile espulsione da Forza Nuova, anche se, a dire il vero, sottomettendosi in questo modo alle regole imposte dal sistema, si metterebbe, nei fatti, fuori da solo». L’unica eccezione è rappresentata per chi “per ragioni familiari, personali o lavorative, facesse ricorso all’uso del tampone rapido”. Fondamentale però “è non acquisirlo, non piegarsi, costi quel che costi”.
Il leader dei no green pass romani allo stadio: «Ho fatto il tampone»
Il leader di Forza Nuova, a Repubblica, si è affrettato a precisare di “aver fatto il tampone, che si può fare secondo le nostre regole, e di aver esibito il certificato di negatività”. Peccato però che il Green Pass sia essenzialmente questo: non solo la vaccinazione o l’esser guariti dal Covid ma anche mostrare un tampone negativo riferito al massimo alle 48 ore precedenti. Qual è la differenza? Insomma, se da un lato si fomenta la protesta contro la certificazione verde – secondo Repubblica il leader di Forza Nuova era in prima linea sabato scorso nelle proteste di piazza e lo sarà oggi per partecipare al blocco delle stazioni ferroviarie – dall’altro, per vedere la Roma, una qualche eccezione si può anche fare. Probabilmente è un caso che rientra tra le motivazioni “personali” previste dal regolamento interno.