“La politica deve essere fatta di ascolto” esordisce il candidato sindaco alle amministrative apriliane, il professore Giorgio Giusfredi, durante la presentazione della sua lista, in una sala gremita, questa mattina presso lo Sporting Village, di Via Carroceto.
“Troppe delusioni, dalla politica” per troppe promesse non mantenute. Le promesse sono impegni verso i cittadini e verso se stessi.
Lapidare, l’ex dirigente scolastico, nel condannare quello che è diventato un costume della politica propria di non dar seguito ai progetti illustrati durante le campagne elettorali.
Il candidato sindaco Giusfredi ha le idee chiare su quelle che sono le esigenze della città:
- “lavorare sui giovani, verso cui abbiamo un compito importante nell’educarli ad amare la città e a migliorare ciò che essa ora offre. I ragazzi di Aprilia sono eccezionali e diversi da quelli delle altre realtà, con cui ho rapporti, perché svegli e pieni di energie.
- “intervenire sulle periferie: Aprilia ha un territorio di chilometri quadrati e non è fatta solo del centro, ma anche e sopratutto di zone periferiche, che rimangono tagliate fuori per mancanza di servizi, di organizzazione e di cultura”, periferie che recano discariche su un “territorio devastato” da un abusivismo incontrollato.
- “sfruttare al meglio le poche risorse economiche che il Comune ha”, evitando gli sprechi come quelli visti nella realizzazione di una pista ciclabile, di fatto non fruibile neppure per un bambino.
- “un rappresentante di Aprilia in Regione”, lavorandoci almeno due anni prima.
Una sfida impegnativa e difficile, quella che si propone l’ex dirigente scolastico, ma, essendo anche stato un importante esponente del CONI e avendo fatto parte della presidenza del comitato provinciale con la pallavolo, l’agonismo non lo spaventa.
Il suo passato sportivo e didattico, più volte richiamato nel suo intervento, potrà essergli d’aiuto nell’affrontare i prossimi mesi di campagna elettorale e se vorrà raggiungere l’ambita meta dovrà mettere a frutto la conoscenza del gioco di squadra e dell’associazionismo, di cui Aprilia è una fucina sempre in fermento.
Marina Cozzo
