Il climatizzatore batte la caldaia. In termini di consumo, costi e inquinamento, perchè conviene utilizzarlo anche in inverno.
È un must nelle case di tutti: il climatizzatore si rivela essere un valore aggiunto specialmente con l’arrivo delle temperature estive. Il cambiamento climatico è un imprevisto annunciato con cui bisogna fare i conti. Tutto strettamente correlato a inquinamento ed emissioni di CO2: situazioni che si incontrano idealmente su un filo rosso da attraversare con la clama e la lucidità necessarie. L’imperativo è solo uno: cosa fare d’ora in avanti?
La risposta è ottimizzare le risorse. Si parla non a caso di sviluppo sostenibile. Qualsiasi prodotto oggi deve pensare a che tipo di impatto può avere in ambito ecologico. È possibile fare una vita consapevole all’insegna della sostenibilità. Prima che sia troppo tardi. La stretta attualità ci impone anche delle spese da fare. Il caldo, infatti, in estate non sembra più essere sopportabile come un tempo, per questo i ventilatori sembrano insufficienti a reggere la mole di calore che attende tantissimi.
I climatizzatori utili anche in inverno
Gli italiani, infatti, verso aprile-maggio, vanno nei negozi specializzati con l’intento di farsi installare i condizionatori. Una spesa che vale l’impresa. A confronto anche le bollette potrebbero essere ammortizzate: rispetto a qualche anno fa, i prezzi sono lievitati, ma consentono anche una copertura maggiore.
L’estate finisce e i condizionatori restano spenti. Questo è un iter da rivedere: il condizionatore, infatti, può essere funzionale persino con i primi freddi. L’Enel, a tal proposito, ha stilato una classifica di come – indipendentemente dall’ubicazione e dal posizionamento – un condizionatore d’aria consumi meno della caldaia. All’incirca il 70% in meno. Questo si traduce anche in bollette più accessibili. Parola d’ordine per il 2024.
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I vantaggi delle forze a basso isolamento
Le pompe di calore, infatti, non hanno bisogno di chissà quanta energia per alimentarsi. I condizionatori che vanno anche ad aria calda si rivelano, quindi, un vero asso nella manica. Anzi nell’appartamento. Si definiscono, in tal senso, forze a basso isolamento e consentono una stretta particolare ai costi e le emissioni: i soldi spesi inizialmente tornano indietro in maniera positiva. L’avvento di nuovi mercati e tendenze in fatto di energia non è un problema: le pompe di calore, sapendole usare, sono un jolly da considerare. Al pari del camino senza l’incognita e incombenza del legno.