Ieri sera è stato presentato alla stampa italiana il nuovo film “Hunter Killer: caccia negli abissi“, capolavoro diretto dal regista sudafricano Donovan Marsh e previsto nelle sale italiane a partire dall’8 novembre.
L’evento si è svolto nel cuore di Roma, presso la sala cinematrografica interna all’ANICA – Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive Multimediali – di viale Regina Margherita.
Tanti giornalisti presenti alla prima del film, che per l’occasione ha presentato nel proprio cast volti come Gerard Butler (Leonida nel primo episodio cinematografico di 300), il premio oscar Gary Oldman (L’ora più buia), il rapper Common e Toby Stephens (13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi).
Il film narra una storia molto avvincente che ruota intorno al genere war movie, in atmosfere che riportano la testa alle logiche politiche e diplomatiche della Guerra Fredda: il film infatti si erge sulle rinomate tensioni tra gli Stati Uniti d’America e la Russia, che già in passato sono state prese come fonte d’ispirazione per pellicole addentrate al contesto della guerra.
Ciò che rende originale questo lungometraggio è quel forte accento di azione e al thriller nella pellicola, che rendono questo war movie per nulla scontato, con un’ottima storia da raccontare e con diversi colpi di scena.
La storia vede un suo punto forte nella fotografia e le tecniche di ripresa, queste qualità capaci di mostrare le realtà incontaminate dei ghiacciai presenti nel mar Baltico: proprio in questo lembo d’acqua tra la Svezia e le coste dell’Europa orientale si svolge gran parte della storia, con l’azione che si amalgama perfettamente coi paesaggi di questa suggestiva regione europea.
Tanta qualità proviene anche dall’interpretazione degli attori alla pellicola: particolare attenzione al ruolo del capitano della Marina russa, che vede una grande prestazione filmica dell’attore – ormai tristemente scomparso – Michael Nyqvist.
“Hunter Killer: caccia negli abissi” si dimostra una pellicola consigliata e molto dinamica nella visione. Diverse scene di violenza – essendo un contesto di guerra – le sconsigliamo a un pubblico di minori o persone particolarmente suscettibili.