Ruba uno smartphone, ma viene rintracciato.
Poco prima di Natale la vittima è stata accerchiata da un gruppo di cinque giovani, mentre stava percorrendo a piedi via Giovanni Giolitti. Uno di loro, con la scusa di una sigaretta, ha dato modo agli altri connazionali di bloccare M.A.M.A.A., e di sottrargli dalla tasca destra dei pantaloni il telefono cellulare Samsung, per poi dileguarsi non lasciando alla vittima possibilità di raggiungere l’autore del fatto, perché trattenuto per il tempo necessario a far scappare tutti i componenti del gruppo. Grazie all’applicazione “trova dispositivo”, il denunciante è riuscito ad accedere sul suo telefono rubato e a localizzare la posizione esatta del luogo in cui si trovava. Inoltre sull’account e-mail della vittima continuavano ad arrivare accessi da social appartenenti a quello che poi è stato appurato essere il ladro dello smartphone, e non solo, numerose foto e video scattati durante l’utilizzo da parte dell’autore del furto venivano caricate sull’account mail registrato sul telefono, mai resettato, dando modo così agli agenti del commissariato Viminale di dare un volto al rapinatore, operazione resa possibile grazie al sistema SA.RI. in dotazione alla Polizia di Stato. Trattasi di un giovane egiziano, che in un primo momento non è stato rintracciato però nel luogo geo localizzato dalla vittima.
Ecco come è stato individuato l’autore della rapina
È stato un litigio animato per strada, tra quattro persone di nazionalità straniera, sprovviste di documenti, a permettere agli agenti, che si trovavano sul posto, di individuare tra loro l’autore materiale della rapina. Da controlli effettuati, infatti, uno di questi è stato trovato in possesso di un cellulare, che per caratteristiche, marca e codice IMEI, è risultato essere quello denunciato dalla vittima alcune settimane prima; inoltre in molte foto presenti sullo stesso, la donna che vi era raffigurata e anche presente tra le quattro persone condotte in commissariato, è risultata essere la fidanzata del presunto autore della rapina.
Convocata la vittima, è stato accertato e riconosciuto senza ombra di dubbio che, M.A.M.A.A, presente anch’egli in commissariato, per il litigio per strada, è stato l’autore della rapina aggravata, assieme ad altri presunti connazionali. L’egiziano è stato sottoposto a fermo di indiziato di delitto e associato presso la casa circondariale di Regina Coeli.