Green pass, si apre una settimana cruciale nel corso della quale il Governo renderà note tutte le modalità di utilizzo e soprattutto gli ambiti ai quali si applicherà. Come anticipato qui, entro il 21 luglio è prevista la cabina di Regia convocata dal presidente del Consiglio Mario Draghi e successivamente alla convocazione, si terrà il Consiglio dei Ministri. A quel punto verrà firmato il documento e tutte le regole entreranno ufficialmente in vigore: il green pass, salvo modifiche dell’ultima ora, verrà quindi rilasciato a chi ha effettuato la doppia dose del vaccino, a chi è guarito o a chi ha un tampone negativo effettuato nelle 48 ore precedenti. Chi ne sarà sprovvisto rischia una multa salatissima.
Le nuove regole del Green Pass, cosa cambia
Con il nuovo decreto, il green pass potrebbe divenire obbligatorio per i trasporti a lunga percorrenza (treni, aerei ecc), ma anche per cinema, concerti, teatri e luoghi in cui i rischi di contagio sono elevati. Il fine ultimo del green pass è quello di evitare le chiusure di questi luoghi ad alto rischio assembramento. Inoltre, sembrerebbe che l’obbligo si espanda anche al personale scolastico: con l’inizio del nuovo anno accademico, tutti dovranno essere vaccinati. Infine, se fino a questo momento il green pass poteva essere scaricato dopo la prima dose, ora sarà necessario essere immunizzati con entrambe le dosi.
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Certificazione verde per discoteche e ristoranti al chiuso
L’obiettivo del Governo è chiaro, evitare nuove chiusure e allungare il più possibile la permanenza delle Regioni in zona bianca per evitare lo stop di determinate attività, specie nel settore del turismo. Ma c’è da fare i conti con l’aumento dei contagi causato in particolar modo dalla variante Delta. Per questo, tra le novità in arrivo, potrebbe esserci l’applicazione del green pass in tutte quelle situazioni che generano rischio di assembramento. Non solo. Si va verso l’obbligo della certificazione verde anche per discoteche e ristoranti al chiuso, ambiti dove nelle ultime ore sarebbe stato trovato un punto di incontro tra Governo e CTS. Al vaglio anche i nuovi parametri per determinare il cambio dei colori delle Regioni.
Locatelli “Sì al green pass nei ristoranti al chiuso”
Sul tema si è espresso anche, in un’intervista al quotidiano Repubblica, Franco Locatelli, coordinatore del Cts e presidente dell’Istituto superiore di sanità. «I dati indicano una ripresa netta della circolazione virale nel Paese. Anche nelle ultime 24 ore abbiamo avuto un incremento, di circa 300 casi. Come ha documentato la Cabina di regia, l’età mediana dei contagiati è 28 anni. Dato che dimostra come i contagi siano legati in buona parte alla popolazione giovane in ragione della maggior socializzazione del periodo estivo. Un pò come è successo l’anno scorso insomma», ha dichiarato Locatelli.
«Credo che vadano fatte scelte per contrastare la ripresa della circolazione virale. Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine palestre. In questi casi è fuori discussione la necessità del documento. Premesso che la scelta spetta al decisore politico – ha concluso – a titolo personale, dico che va considerato seriamente anche il Green Pass per mangiare al chiuso nei ristoranti. Peraltro, chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato».