76 anni dopo. Una conferenza a Frascati per non dimenticare chi disse NO al nazismo dopo l’armistizio dell’Italia l’8 settembre 1943, durante la seconda guerra mondiale.
L’evento si è tenuto nella serata di venerdì 6 settembre presso la Sala degli Specchi di Palazzo Marconi di Frascati nell’ambito delle commemorazioni del 76° anniversario dei bombardamenti sulla città, triste avvenimento legato anch’esso all’8 settembre 1943.
La data dell’8 settembre cambiò la sorte dell’Italia nel conflitto mondiale. Annunciato da Badoglio via radio (EIAR) alle ore 19,45 lasciò allo sbando i soldati italiani sui vari fronti.
Con il patrocinio della Città di Frascati ed organizzato dall’Associazione “Giovani per Cambiare” “Quelli che dissero No: la storia degli internati militari italiani all’indomani dell’8 Settembre 1943”: è stato un incontro interessante per illustrare la storia degli IMI, i nostri soldati che rifiutando di collaborare con la Wehrmacht vennero deportati nei lager nazisti, costretti a lavoro coatto per la Germania. Proiettato un documentario con la toccante testimonianza di un IMI ancora vivente: Livio Pedron, insignito a gennaio scorso di Medaglia d’Onore IMI. Il filmato realizzato dagli studenti della “Sapienza” nell’ambito del corso di Storia sociale e culturale della Laurea Magistrale in Scienze Sociali Applicate.
Sono intervenuti il prof. Luciano Zani professore ordinario di Storia Contemporanea e Storia Sociale e Culturale della Università “La Sapienza” e Vice presidente dell’ANRP, Giulia Spagnoli, sociologa e presidente di “Giovani per Cambiare”, Francesca Gentili antropologa, i sociologi Davide La Spina e Jakub Pichalski.
Ha seguito l’evento un folto ed interessato pubblico; hanno portato i saluti complimentandosi per l’iniziativa il Sindaco di Frascati Roberto Mastrosanti e l’Assessore alle Politiche sociali e giovanili Alessia De Carli.
L’evento sugli IMI in collaborazione con “ANRP Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall’Internamento, dalla Guerra di Liberazione” e l’Associazione “Un ricordo per la pace” di Aprilia cui sono stati rivolti ringraziamenti per la documentazione fornita e per il lavoro di ricerca. Tra i materiali messi a disposizione da “Un ricordo per la pace” parti del diario di guerra e prigionia di Ernesto Bonacini padre di Elisa, presidente dell’associazione apriliana; alcuni stralci del diario sono stati letti durante l’evento. Catturato in Grecia seppur gravemente malarico, Ernesto sopravvisse alla deportazione nel campo- lazzaretto Reserve–Lazarett di Zeithain in Germania, distaccamento dello Stalag IV B di Mühlberg.