Avevano rifiutato di farsi il vaccino, proprio loro che ogni giorno lavoravano a stretto contatto con gli anziani. A niente sono servite le richieste del titolare della RSA e il suo buon esempio, gli infermieri no vax avevano portato avanti la loro “teoria”: niente vaccino contro il Coronavirus. Ma ora un’anziana della casa di riposo di Fiano Romano, dove è scoppiato un focolaio, è in condizioni gravissime, in fin di vita. Come spiega il responsabile del reparto Covid dell’Ospedale San Pietro Fatebenefratelli al Messaggero un’ospite è in condizioni critiche, arrivata al nosocomio con una polmonite e insufficienza respiratoria grave.
Focolaio nella Rsa di Fiano Romano
Alle porte di Roma, a Fiano Romano, qualche giorno fa è scoppiato un focolaio in un ospizio, con 27 anziani risultati positivi al virus. Sarebbero stati proprio gli infermieri, quelli contrari al vaccino, ad aver infettato i pazienti. Tutto, come aveva riportato il quotidiano romano, sarebbe partito da un’operatrice che ha contagiato 2 colleghi, poi il virus a macchia d’olio si è esteso. Fortunatamente, 24 anziani su 36 avevano deciso di vaccinarsi: in 15 si sono infettati di nuovo, ma tutti asintomatici; mentre gli altri 12 non avevano fatto il vaccino (compresa la signora ora ricoverata in ospedale). E se in un primo momento il titolare della Rsa aveva dichiarato che non avrebbe licenziato gli operatori no vax, ora pare aver cambiato idea.
Sul tema delicato degli operatori sanitari che decidono di non vaccinarsi era intervenuto anche il premier Draghi: “Il Governo intende intervenire, non va assolutamente bene che stiano a contatto con i malati. La ministra Cartabia sta preparando un provvedimento su questo“. Roberto Burioni chiede all’esecutivo di fare il prima possibile: “Presidente, ci sbrighiamo? Ieri (venerdì, ndr) l’ha annunciato ma il decreto che obblighi i sanitari alla vaccinazione è molto urgente. Non facciamoci scappare il morto”.