Che estate ci aspetta? Molto probabilmente – secondo le previsioni attuali – dovremo tenere ancora la mascherina, nonostante il caldo, ma non dovrebbe esserci il coprifuoco alle 22. Si potrebbe, al contrario, stare fuori senza limitazioni di orario, unica concessione alla bella stagione.
Per il resto, serve ancora la massima attenzione, almeno fino a quando la copertura vaccinale non sarà stata arrivata alle fasi terminali. Secondo le previsioni più ottimistiche, invece, per l’estate saremo arrivati al 60% della popolazione.
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Stagione estiva con la mascherina ma senza coprifuoco?
Il motivo di un’altra estate con la mascherina nonostante i vaccini va ricercato innanzitutto nella bassa copertura vaccinale finora avuta in Italia (attualmente siamo solo al 10%). Anche accelerando come da previsioni ottimistiche, per l’estate potrà aver ricevuto almeno la prima dose il 60% degli italiani, ma di questi saranno ben pochi i giovani e i giovanissimi, visto che le campagne vaccinali hanno puntato a proteggere innanzitutto gli anziani e i soggetti fragili, oltre alle categorie più a contatto con il pubblico. E’ quindi indispensabile proteggersi, oltre che evitare gli assembramenti.
Come spiega il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università degli Studi di Milano: «Un modello matematico dell’Istituto superiore di sanità evidenzia da 7 a 13 mesi come il tempo necessario per un ritorno alla normalità», ma si tratta di una normalità non facile da realizzare, purtroppo, «perché, lo abbiamo visto fra le zone gialle e bianche, c’è subito una tendenza al liberi tutti».
Per quanto riguarda il coprifuoco, la tendenza è quella di eliminarlo, almeno per quanto riguarda i mesi estivi: si tratta di una misura troppo restrittiva e con grosse ripercussioni economiche per il settore turistico.
Discoteche chiuse
Proprio per evitare gli assembramenti e non ripetere quanto successo lo scorso anno i Sardegna e in altri luoghi di vacanza, le discoteche molto probabilmente resteranno chiuse, almeno in Italia. All’estero, invece, le scelte sono diverse: dall’America alla Tailandia, dalla Spagna fino alla Grecia, arrivano spot pubblicitari che invitano a passare le vacanze nei loro paesi (cosa possibile solo con passaporto vaccinale e formule comprensive tampone, oltre al volo+hotel), dove locali e discoteche sono aperti, anche se con limitazioni orarie.