Polemiche attorno alla scarcerazione di due boss mafiosi detenuti in regime di 41 bis. «Se i tribunali di sorveglianza ritengono che un capomafia ultrasettantenne abbia patologie non compatibili con la detenzione e non sia più pericoloso, nessuna obiezione alla concessione dei domiciliari. Ma non prendiamo a pretesto il Covid, per favore. Ad epidemia in fase discendente e trovandosi in condizioni di necessario isolamento al 41 bis, sarebbe ipocrita giustificare le scarcerazioni con i rischi legati al corona virus». Lo afferma Claudio Fava, presidente della commissione Antimafia dell’Ars, sui domiciliari per il boss Francesco Bonura e per Giuseppe Sansone.
Secondo Fava, inoltre, «sarebbe offensivo per le migliaia di anziani morti per le condizioni di promiscuita’ sociale e sanitaria in cui si sono trovati». «Se volete scarcerare Bagarella e Santapaola – aggiunge – fatelo assumendovi la responsabilita’ di trovare una valida e legittima giustificazione. Che non puo’ essere, a quattro mesi dall’inizio della pandemia, il rischio del contagio, mentre migliaia di detenuti in attesa di giudizio o con pene lievi restano esposti, loro si, al rischio contagio nelle fatiscenti carceri italiane». (Com/Sac/Dire)