Per gli scrutatori non è obbligatorio il green pass alle prossime elezioni amministrative di Roma. Una decisione che porta con sé il rischio di creare confusione e malumori. Perché in questi momenti, a poche ore dall’apertura dei seggi, diverse circoscrizioni stanno cercando persone che possano dare una mano allo spoglio delle schede elettorali. “Servono scrutatori a via portuense 745 scuola gramsci”, si legge in alcune chat di Whatsapp. E allora c’è chi chiede: “Ma il green pass serve?”. No. La normativa parla chiaro. Per gli scrutatori la certificazione verde non è necessaria. Eppure si tratta di un luogo chiuso, la scuola, e dove si entra in contatto con diverse persone. Con il rischio, così, di contagiare gli altri.
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Green pass scrutatori, al ballottaggio sarà obbligatorio
Le regole per queste elezioni capitoline non finiscono di stupire. Perché il green pass, in un eventuale – anche se molto probabile – ballottaggio, sarà obbligatorio per gli scrutatori. In che data? I giorni saranno quelli del 17 e del 18 ottobre. E per le mascherine? Quali sono le norme? Per votare è necessario presentarsi ai seggi con il dispositivo di protezione individuale, che potrà essere rimosso solo per il riconoscimento facciale. Sarà poi obbligatorio igienizzare le mani sia prima che dopo il voto e alla riconsegna di scheda e matita.
Per gli elettori la certificazione verde non è richiesta
Per votare a Roma il prossimo 3 e 4 ottobre non serve il Green pass per gli elettori. E questo accadrà anche al ballottaggio, a differenza di quanto previsto per gli scrutatori. Una decisione, evidentemente, frutto di una previsione legata a un aumento dell’afflusso di persone per il secondo turno e, quindi, a un rischio maggiore per il covid di diffondersi. In questo modo si potrebbe allora spiegare la differenza tra la prima e la seconda chiamata alle urne.