E’ un centrodestra sostanzialmente unito quello che si appresta ad affrontare le elezioni politiche comunali di Pomezia in programma il prossimo 10 giugno.
La quadra, ormai è noto da diversi giorni, è stata trovata intorno al nome “di spicco, autorevole”, quello del generale Pietro Matarese. Ad appoggiarlo ci sono Cuori Italiani, Fratelli d’Italia, Lega, UDC, Lista dello Scarpone, MSI, Popolo della Famiglia (unica novità, rispetto a quanto pubblicato nei giorni scorsi, è l’assenza della Democrazia Cristiana che aveva posto il veto – ricorderete – sull’MSI: facendo 1+1 probabilmente si è deciso di tenere questi ultimi a discapito proprio della DC).
Ma a tenere le acque agitate nel centrodestra è il ruolo di Forza Italia, nella più totale bufera dopo le liti furibonde scoppiate nei giorni scorsi tra i vari esponenti locali e non.
Già perché, al momento, le ipotesi in campo sono due: quella più logica, ovvero un appoggio di Forza Italia al candidato Materese, e quella più azzardata, “autolesionista” direbbero i più, di andare al voto con un altro nome e il che significherebbe, quasi certamente, disgregare l’arco politico di riferimento frammentando il voto degli elettori.
In questo caso il nome che circola da giorni è quello di Luigi Mancini, noto commercialista di Pomezia: a sostenerlo potrebbero esserci a questo punto Forza Italia, Noi con l’Italia, Socialisti di Caldoro, Movimento Politico di Mambelli, e la lista III° Millennium oltre che alla Democrazia Cristiana guidata dall’ex Sindaco Caponetti che non aveva fatto mistero di non gradire la candidatura proprio di Matarese.