ll 4 marzo 2018 gli italiani sono stati chiamati alle urne per rinnovare la Camera e il Senato. E’ stato un election day intenso quello per le elezioni politiche del 2018, per una sfida che è finita, in buona sostanza, senza vincitori. Per le elezioni nazionali la grande novità è stata il Rosatellum, cioè la legge elettorale in vigore dal 3 novembre 2017.
I risultati nazionali parlano di un partito in testa, quello del Movimento 5 Stelle, seguito dal centrodestra unito e da un PD finito sotto la soglia del 20%. Ma come è andata nei seggi uninominali, ovvero la parte maggioritaria del sistema elettorale?
ELEZIONI 2018: UNINOMINALI CAMERA
La parte maggioritaria, lo ricordiamo, elegge invece il 37% dei seggi (232 alla Camera e 116 al Senato). Ogni seggio uninominale viene vinto dal candidato che ha ottenuto più voti nel collegio a cui è collegato il seggio. L’elettore poteva tracciare una sola croce su un partito, con il voto automaticamente trasmesso anche al candidato collegato. Viceversa, se si è deciso di mettere una croce solo sul candidato, il voto è stato diviso tra i vari partiti della coalizione. Si è potuto anche scegliere di tracciare due croci: una sul candidato e una su un partito a lui collegato.
Al momento, venendo agli scrutini, alla Camera dei Deputati è in testa il centro destra (98% dei voti scrutinati) con 112 seggi, che verranno poi ripartiti tra Forza Italia e Lega. Segue il Movimento 5 Stelle con 91 seggi; il centro sinistra, stando ai dati disponibili, si fermerebbe a 28.
ELEZIONI 2018: UNINOMINALI SENATO
Al momento al Senato della Repubblica è in testa il centro destra (99% dei voti scrutinati) con 58 seggi, che verranno poi ripartiti tra Forza Italia e Lega. Segue il Movimento 5 Stelle con 44 seggi; il centro sinistra, stando ai dati disponibili, si fermerebbe a 13.
POMEZIA: PER CHI HANNO VOTATO GLI ELETTORI AGLI UNINOMINALI DI CAMERA E SENATO?
Pomezia era inserita, per ciò che riguarda la Camera dei Deputati, nel collegio uninominale 07 denominato “Roma-Pomezia” che comprendeva anche Ciampino e una parte di Roma. In questo seggio, quando mancano una manciata di sezioni da scrutinare, ha vinto il Movimento 5 Stelle con il candidato Marco Bella che ha ottenuto il 40% delle preferenze staccando Vaccaro al 31% (cdx) e Di Liegro (csx) al 20.51%.
Il dato di Pomezia, governata localmente proprio dai 5 stelle, è addirittura superiore: qui il candidato ha ottenuto – dati definitivi – quasi il 50% dei voti (48.25% – 16.000 voti), il quadruplo rispetto al candidato del centro sinistra Di Liegro (appena il 13.44% – 4.457 voti). Secondo Vaccaro (cdx) con il 32.38% delle preferenze espresse dagli aventi diritto.
Capitolo Senato: qui Pomezia era inserita nel collegio uninominale 08 “Roma-Fiumicino”. Il M5S “fa il bis” – 502 sezioni scrutinate su 520 – con Giulia Lupo prima con il 39% delle preferenze; secondo ancora il centro destra con Regimenti (32%), terzo il centro sinistra poco sopra il 20%.
A Pomezia il trend è stato lo stesso, anzi perfino superiore: Lupo – dati definitivi – è stata scelta dal 47.56% degli elettori (14.508 voti) contro il 33% registrato dal centro destra e il 13.52% del centro sinistra.
ARDEA: PER CHI HANNO VOTATO GLI ELETTORI AGLI UNINOMINALI DI CAMERA E SENATO?
Ardea era stata inserita nel collegio uninominale 10 “Velletri”. Al Senato, quando mancano ancora una cinquantina di sezioni da scrutinare, è prevalso il centro destra col candidato Saccone il quale ha ottenuto il 38% delle preferenze, quattro punti percentuali in più di Fattori, candidato per il M5S. Al 19% Parente per il centro sinistra.
Ad Ardea tuttavia lo scenario cambia: nel Comune guidato dal grillino Savarese il M5S è arrivato prima dando al candidato pentastellato il 43% delle preferenze, tre punti in più di quelli fatti registrare localmente dal centrodestra con Saccone. Si ferma al 10% il candidato del centrosinistra. Mancano però ancora alcune sezioni da scrutinare.
Alla Camera invece, parliamo qui del seggio uninominale 13 “Velletri”, la partita è ancora in bilico. Al momento è in testa il centro destra con Silvestroni al 37%, tallonato da Zama (M5S) al 35%. Indietro il centrosinistra con Piazzoni ferma al 18%. Ma siamo ancora a 174 sezioni su 235.
Ad Ardea invece il dato è più completo (22 sez. su 30): come per il Senato gli elettori hanno scelto il M5S con il 43% delle preferenze; Silvestroni, centro destra, ha ottenuto il 40%, appena 10% il centrosinistra.