E’ passato un anno da quella terribile mattina in cui le fiamme si sono levate dalla Eco X, impianto di trattamento rifiuti su via Pontina Vecchia.
365 giorni in cui è stato detto tanto e fatto poco, almeno ai fini della bonifica del sito.
E proprio per rimarcare la mancanza di una bonifica e l’assenza delle istituzioni (le “presenze” per fare passerella non contano…) i cittadini si sono dati appuntamento oggi per una manifestazione di protesta che potete seguire in diretta con noi
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Ecco le parole degli organizzatori della manifestazione.
Un anno dall’Eco-X. Un anno di “chiacchiere” istituzionali. Un anno di nulla, in cui il sito andato a fuoco per l’appunto 365 giorni fa è ancora al suo posto, carbonizzato e con tutti i rifiuti ancora all’interno.
Ma c’è chi non si rassegna: sono i cittadini di Pomezia che per sabato 5 maggio 2018 – in occasione del primo anniversario dal rogo – hanno organizzato una grande manifestazione per far sentire la propria voce.
“Ci Siamo! 1, 12, 52, 365…Non sono i numeri a caso, purtroppo sono i giorni, le settimane, i mesi e l’anno trascorsi dal 5 Maggio 2017, data del rogo della Eco-X. Tempo importante, durante il quale abbiamo respirato, bevuto, ci siamo nutriti…Ma con cosa? Con elementi inquinati, che di certo non fanno bene alla salute nostra e dei nostri cari, dei nostri amici. E durante tutto questo tempo, le istituzioni deputate a riparare al disastro avvenuto e sorvegliare sulla salute dei cittadini, involontariamente coinvolti, cosa hanno fatto? Nulla. Di tutto ciò che andava predisposto, realizzato rapidamente, e che a gran voce è stato richiesto più e più volte dai cittadini. Non c’è nessuno di innocente tra le istituzioni e la politica tutta. Tutti sono complici, chi con le proprie azioni, chi con il proprio silenzio. Noi non dimentichiamo! Non dimentichiamo di vivere in un territorio martoriato ed ormai classificato come sacrificabile”.
“Il rogo dello stabilimento Eco-X, il rogo del TMB di Roncigliano, Il rogo della cartiera 4Mcutting Multi Service , il rogo della IRPP, tanto per citare alcuni degli ultimi disastri. Noi non vogliamo dimenticare. Non vogliamo dimenticare di vivere in un territorio contaminato e del quale nessuno si assume le responsabilità del ripristino ambientale”.
“Discariche di amianto abbandonate , una delle principali cause dell’aumento dei mesoteliomi maligni rilevato sul territorio, depositi di materiali tossici che ancora necessitano di opere di bonifiche , depositi di carburanti a che tanti idrocarburi hanno sversato nel suolo, oleodotti nel nostro territorio che in vari punti ha disperso idrocarburi nel terreno. Noi non possiamo dimenticare. Ed a fronte di queste realtà oggettive e rilevabili, le istituzioni continuano a concedere autorizzazioni per la realizzazione di impianti dediti al trattamento dei rifiuti, e di sostanze tossiche e nocive per la salute dei cittadini. Noi non permetteremo che il territorio subisca altri impianti o che siano rilasciate autorizzazioni all’ampliamento di quelle esistenti”.
“Migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti che, con le nuove autorizzazioni, saranno convogliate nel nostro territorio, a beneficio economico di pochi in cambio della salute di tutti. Non siamo disposti a rimanere inermi e rassegnati nei confronti di coloro che stanno condannando il nostro territorio. Il diritto a vivere in un ambiente salubre non è barattabile. Noi non saremo complici, e non rimarremo in silenzio ad assistere allo scempio del nostro territorio. Uniti possiamo vincere la battaglia per la nostra vita.