Alcune famiglie non percepiranno l’Assegno di Inclusione dalle prossime settimane: ecco il motivo dietro la mancata erogazione dell’aiuto.
Potrebbe rivelarsi un’estate molto amara per i destinatari dell’assegno di inclusione. Alcuni beneficiari, infatti, potrebbero non riceverlo più. Una situazione che ha alzato la preoccupazione di numerosi cittadini, in un fenomeno che proveremo a spiegarvi all’interno di quest’articolo. Tutto dipende principalmente dal cambio di leggi che regola l’aiuto assistenzialistico, che come sappiamo viene erogato a tutte quelle famiglie in un oggettivo stato di povertà.
Qualcuno non riceverà il pagamento dell’assegno di inclusione
Per spiegare la mancanza del pagamento da giugno, bisogna partire da un assunto: non tutti i nuclei familiari che fanno richiesta allo Stato per essere aiutati, risultano poi effettivamente aventi diritto per ricevere questa tipologia di assistenza economica. Questo provocherebbe la mancanza del pagamento verso determinate famiglie, in un fenomeno che però segue dei precisi parametri in chiave economica e fiscale.
I criteri per la mancata erogazione dell’aiuto
Il primo problema che potrebbe far saltare il pagamento dell’assegno d’inclusione è il parametro ISEE della famiglia. Con i nuovi aggiornamenti effettuati dal Governo, potrebbe risultare come un determinato nucleo familiare supera la soglia della povertà assoluta o relativa. Dati fiscali e legati ai redditi dei membri della famiglia, che se confermati dall’Agenzia delle Entrate farebbero saltare l’erogazione dell’aiuto statale.
Il nodo patrimoniale della famiglia
Come sappiamo, attraverso l’ISEE e l’IRPEF dichiariamo anche il nostro patrimonio mobiliare e immobiliare. Proprio a seguito di questi controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate, può risultare come il valore di questi patrimoni siano superiori al valore massimo consentito dall’attuale Legge di Bilancio. Tutto ciò si traduce con una ripercussione sull’assegno d’inclusione, con lo Stato che smetterà di emettere l’erogazione verso quel determinato nucleo familiare con quei valori patrimoniali.
Il fattore del parente pensionato
Un altro fattore da tenere in conto, all’interno di questa vicenda, è la possibile presenza di parenti pensionati nel nucleo familiare. In tal senso, se i controlli evidenzieranno come il familiare pensionato percepisce una pensione superiore ai limiti consentiti dalla legge, tale condizione porterà al taglio dell’aiuto. In tal senso, l’Agenzia delle Entrate specifica a quale importo dev’essere superiore la pensione per far saltare l’erogazione dell’assegno d’inclusione.
Altri problemi che potrebbero sorgere
Ovviamente le dinamiche legate al mancato pagamento dell’assegno d’inclusione possono essere anche altre. Con l’assistenza di un CAF, è possibile trovare anche altre tipologie di problemi: la mancata sottoscrizione del Patto d’Inclusione con i servizi sociali del proprio Comune, lo stesso non rispettato dal nucleo familiare o fattori che toccano uno dei membri della famiglia.