100 kg di peso proprio sul Tevere, coi passanti rimasti perplessi di fronte a tutto questo. Cosa è successo esattamente?
La creazione e lo sviluppo della plastica è stata accolta con grande entusiasmo nel secolo scorso. Questo nuovo materiale era sia economico che durevole, con possibilità quasi illimitate per il suo utilizzo.
Tuttavia, in meno di un secolo, la plastica è diventata uno dei disastri ambientali più significativi del nostro tempo.
Ogni anno, otto milioni di tonnellate di plastica vengono scaricate negli oceani e nei mari del mondo.
Mentre alcuni rifiuti impiegano anni a decomporsi, altri si scompongono in minuscoli pezzi noti come microplastiche che vengono consumati dalla vita marina, risalendo infine la catena alimentare e arrivando nei nostri piatti.
Questo problema della plastica è di portata globale, ma alcune aree sono più inquinate di altre.
Recenti ricerche hanno scoperto che fino al 95% dei 4 milioni di tonnellate di plastica che entrano negli oceani dai fiumi provengono da soli dieci fiumi.
Uno studio condotto da un team di ricercatori tedeschi e pubblicato sulla rivista Environmental Science & Technology dell’American Chemical Society ha rivelato che ben dieci corsi d’acqua sono responsabili dell’88-95 percento dei rifiuti di plastica che finiscono nell’oceano.
Otto di questi fiumi si trovano in Asia, confermando uno studio simile del 2015 che ha identificato undici dei venti paesi con i più alti livelli di inquinamento da plastica come situati nel continente asiatico.
I ricercatori attribuiscono questo all’elevata densità di popolazione dell’Asia e ai metodi insufficienti di gestione dei rifiuti.
E in Italia? La situazione non è certamente delle più rosee. Molti corsi d’acqua sono inquinati e trasportano con sé ogni cosa.
Per fortuna c’è chi si impegna a pulire gli argini dei fiumi, come trenta lavoratori di Entain Italia.
Un’importante iniziativa sul Tevere
I trenta lavoratori di Entain Italia hanno indossato magliette e guanti, e si sono attrezzati di forconi e attrezzi per una giornata diversa dalla loro solita routine.
Insieme al team Marevivo hanno trascorso la mattinata a raccogliere rifiuti lungo le sponde del Tevere nella zona tra Ponte Nenni e Ponte Matteotti, entrambi situati a poche centinaia di metri dalla sede galleggiante dell’associazione ambientalista.
Lo scopo di questa attività è evitare che i rifiuti trasportati dai fiumi raggiungano e inquinino i nostri mari.
“Oggi ci troviamo sul Tevere, proprio nel cuore di Roma”. Raffaella Giugn, responsabile Relazioni Istituzionali di Marevivo, ha spiegato ai giornalisti presenti che “siamo qui per partecipare a un altro evento di pulizia del fiume, oggi con l’aiuto di Entain e dei suoi dipendenti”.
I fiumi sono il mezzo principale con cui i rifiuti viaggiano verso il mare, con l’80% che provengono da questi corsi d’acqua.
“La maggior parte di questi rifiuti è di plastica, poiché sappiamo che è molto durevole e può resistere alla decomposizione”, ha affermato Giugn.
“Sfortunatamente, questa plastica alla fine raggiunge il mare e diventa microplastica che viene ingerita dalla vita marina e alla fine finisce nella nostra catena alimentare. Mentre lavoriamo per raggiungere l’obiettivo di produrre e consumare meno, possiamo agire costruendo barriere alle foci dei fiumi per evitare che i rifiuti entrino nel mare”.
“Marevivo ha sostenuto la legge Salvamare per raggiungere questo obiettivo, che è stata approvata, ma la sua attuazione è ancora in attesa. Prosegue, quindi, la lotta contro l’enorme quantità di rifiuti e plastica che ogni giorno inquina il mare dai fiumi”.
Entain Italia, società che opera nel settore dei giochi e delle scommesse, ha intrapreso con Marevivo un’iniziativa in linea con i propri obiettivi di sostenibilità, che abbraccia aspetti non solo ambientali ma anche sociali.
100 kg di rifiuti raccolti
Secondo Giuliano Guinci, Direttore Relazioni Istituzionali di Entain Italia, l’avventura di oggi nasce da una spontanea collaborazione con Marevivo.
“Il motivo di questa partnership”, ha spiegato Guinci, “è dovuto alla loro vicinanza l’uno all’altro, poiché la loro sede si trova nelle vicinanze”.
Dopo essersi incontrati e aver discusso i rispettivi progetti, hanno deciso di lavorare insieme. Il loro impegno si estende non solo all’ambiente, ma anche ad altri settori legati alla loro industria, come la responsabilità degli operatori di gioco e le relazioni con la comunità locale.
Come parte della loro iniziativa annuale, organizzano alla fine di ogni anno i CSR Awards, che sostengono le organizzazioni che si dedicano all’inclusione sociale attraverso lo sport.
L’anno scorso hanno sostenuto dieci associazioni di questo tipo e quest’anno intendono fare lo stesso.
Tutti questi sforzi fanno parte di un progetto più ampio e a lungo termine: aziende che si prendono cura del territorio in cui operano. Come risultato dell’impegno mattutino, sono stati raccolti oltre 100 kg di rifiuti.