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È il monumento più visitato in Italia, ricco di storia e cultura: non è il Colosseo

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monumento più visitato in Italia

Sapevi che c’è il monumento più visitato in Italia non è il Colosseo? Proprio così, è un altro il capolavoro che ogni anno milioni di turisti visitano di più, scopriamo qual è!

Ricca di meraviglie naturali e di bellezze architettoniche straordinarie, l’Italia è un paese che affascina tutto il mondo, ma è soprattutto un monumento ad attrarre ogni anno milioni di turisti. Il monumento si trova nella Città Eterna, ma non è il Colosseo, si tratta della Fontana di Trevi. Scopriamo tutto su questo incredibile capolavoro!

Fontana di Trevi
Fontana di Trevi – ilcorrieredellacitta.it

 

La Fontana di Trevi il monumento più amato dai turisti

Splendida attrazione di Roma, capitale italiana e città d’arte conosciuta in tutto il mondo. Conosciuta per il suo patrimonio immenso, la Fontana di Trevi è secondo Musement il monumento più amato dai turisti. La cosa sorprende perché in realtà si pensava che era il Colosseo il monumento più visitato in assoluto in Italia, e invece no!

Secondo quanto affermato dal sito per turismo, la Fontana di Trevi conquista per lo scenario in cui domina incontrastato il dio Oceano, raffigurato nella statua che è nell’atto di guidare il cocchio dalla romantica forma a conchiglia.

Immortalata nel celebre film La Dolce Vita di Federico Fellini, la fontana esercita sui turisti un fascino indiscutibile. Nessuno resiste al desiderio di tirare nella vasca ampia della fontana una monetina, un‘usanza che oramai si è trasformata in un vero e proprio rito.

 Il rito è un auspicio a ritornare nella città e si svolge mettendosi di spalle alla fontana per lanciare all’indietro una moneta. Fino a quando non si sente il tintinnio della caduta non bisogna voltarsi.

La fontana fra i luoghi dove i turisti amano scattare foto

Famosa all’estero, la Fontana di Trevi occupa tutta la piazza che venne realizzata per costruirla. Non solo, vennero buttati a terra anche svariati edifici per poterla realizzare. Questo monumento si colloca fra le opere più importanti e di rilievo dell’arte barocca nella capitale. Essa è anche fra i luoghi più amati dai turisti per scattare foto.

In qualunque momento si possono vedere folle di turisti nell’atto di farsi fotografare volgendo le spalle alla fontana. Ciò crea negli scatti uno sfondo particolarmente suggestivo e dalla bellezza incredibile. Purtroppo negli ultimi anni alcuni episodi di vandalismo hanno costretto il comune di Roma a mettere in atto dei provvedimenti per tutelare la fontana e preservarla da eventuali danni.

Per evitare che qualche incosciente possa entrare nella vasca per fare il bagno il comune di Roma ha fatto installare una barriera protettiva che impedisce di accedere oltre la balaustra.

Fontana trevi
Fontana trevi – ilcorrieredellacitta.it

Storia e leggende sulla Fontana di Trevi

Fatta erigere da Papa Clemente XII nel 1732 sulla facciata di Palazzo Poli, la Fontana di Trevi si trova nella piccola piazza che è il punto d’incontro di tre diverse vie e dal quale deriva il nome ‘Trevi‘. I lavori vennero iniziati dallo scultore Nicola Salvi, ma nel 1759 vennero proseguiti da Pietro Bracci e dal figlio Virginio, e poi ancora da Giuseppe Pannini, che portò l’opera a compimento. L’inaugurazione di questo straordinario capolavoro risale al 1762.

Ma la storia della fontana inizia molti anni prima, precisamente nel 1453, quando venne avviata un’opera di restaurazione dell’acquedotto, Aqua Virgo, cioè l’acquedotto dell’Acqua Vergine, risalente all’imperatore Augusto. Per tutto il periodo del Medioevo l’acquedotto utilizzato e nel corso del tempo oggetto di restauri. In particolare, nel XII secolo il condotto venne allacciato ad altre fonti vicine, situate in una zona denominata «Trebium», la quale potrebbe aver dato il nome alla fontana.

Quello che è certo è che l’acquedotto dell’Acqua Vergine dai tempi di Augusto è il solo ad essere sempre funzionante. Nel punto dell’acquedotto che si trovava sul lato est del colle Quirinale, che era quello terminale, venne costruita una fontana con tre bocche che faceva affluire l’acqua in tre vasche poste accanto ma distinte.

A confermare la costruzione di questa fontana è un documento del 1410. Esso mostra il grafico di quella che è denominata Fontana del Treio, ovvero di Trevi. Nel 1453 il papa Niccolò V diede incarico a Leon Battista Alberti di realizzare un bacino rettangolare da posizionare al posto delle tre vasche.

Il progetto del papa sulla fontana

Il progetto del papa prevedeva di poggiare la nuova grande vasca ad un pannello merlato e bugnato. I tre mascheroni dai quali fluiva l’acqua dovevano essere restaurati. In ricordo di quell’intervento venne apposta una lapide sulla parete della struttura.

Successivamente papa Urbano VIII incaricò Gian Lorenzo Bernini di trasformare la fontana e la piazza, ma alla fine i lavori vennero completati sotto il papa Clemente XIII.

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