La Polizia di Stato – Questura di Latina ha sottoposto ad ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Latina, i cittadini siciliani C. F. classe ‘82 e G. P. classe ‘86, perché individuati quali autori, insieme a B. G., già tratto in arresto in flagranza la sera dello scorso 17.02.2020, delle rapine consumate rispettivamente prima presso un negozio di alimentari sito in via Sabotino e dopo presso una tabaccheria sita in via Cisterna.
I fatti
Nel corso della prima rapina i delinquenti erano vestiti con abbigliamento similare a quello delle “guardie particolari giurate”, con viso travisato ed armati di una pistola ed hanno asportato la somma di circa 1000 euro. La seconda rapina è stata consumata con lo stesso modus operandi ma in quest’ultimo evento i malviventi, sempre travisati ed armati di pistola, riuscivano a portare via dalla cassa la somma di circa 200 euro e numerose stecche di sigarette. Nell’occorso, i predetti spintonavano per terra il titolare, colpendolo alla testa prima con il calcio della pistola e dopo con calci e pugni.
Le indagini, coordinate dalla Procura di Latina, hanno permesso di individuare una batteria di rapinatori locali e siciliani, con questi ultimi che in trasferta giungevano in questo centro per mettere a segno nuovi colpi, per poi fare perdere le proprie tracce.
In tale direzione, il C.F. aveva programmato con G.P. di perpetrare nei prossimi giorni, un’ennesima rapina, in una gioielleria di questo centro, tanto che quest’ultimo dallo scorso giovedì era giunto a Latina, alloggiando in una struttura ricettiva.
Per tali motivi, già nella giornata di ieri, gli investigatori della Squadra Mobile hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di G.P., avendo avuto la ragionevole certezza che lo stesso stava tentando di sottrarsi alle ricerche, facendo perdere le proprie tracce.
Al momento del fermo il predetto, insospettito dalla presenza di “estranei” presso la stessa struttura ricettiva dove era ospite, cercava di scappare, saltando dal balconcino ubicato al 1° piano, ma è stato immediatamente bloccato e, dopo le formalità di rito, associato presso la Casa Circondariale di Latina.
Analogamente, lo scorso 4 marzo gli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile avevano rintracciato, in questo centro, C.F., latitante dallo scorso 12.08.2019, e per tali motivi lo hanno sopposto alla misura della custodia cautelare in carcere, emessa dalla Corte D’Appello di Palermo, in quanto gravemente indiziato di una rapina aggravata e violenza sessuale, commessi a Palermo.
Secondo quanto ricostruito, una donna in vacanza in Sicilia veniva avvicinata da due persone, tra cui C.F., che, molestandola sessualmente, le sottraevano la sua borsa ed i cellulari. A seguito della denuncia resa dalla vittima, venne applicata la misura degli arresti domiciliari da espiare presso una comunità di Trapani, dalla quale però si allontanava senza alcuna giustificazione da questa estate. La Corte d’Appello Palermo ha quindi sostituito la misura meno afflittiva degli arresti domiciliari con la custodia cautelare in carcere ed, al termine delle formalità di rito, il rapinatore è stato associato presso la Casa Circondariale di Latina.