Roma è la città dei Papi grazie alla presenza del Vaticano, ma non è sempre stato così: dove risiedeva il Papa prima del 1929.
Roma storicamente è abbinata anche alla cristianità. Da tempo immemore è definita anche la città dei Papi, ma cosa significa concretamente? Vuol dire che in anni di storia ha visto attraversare anche chi la storia l’ha fatta. Non solo imperatori, ma anche rappresentanti dello Stato Pontificio. Il Pontefice Massimo è sempre stato un ruolo controverso perchè culto e politica sono sempre andati a braccetto: ieri come oggi, lo testimoniano anche le recenti scelte dello Stato del Vaticano.
Riconoscere il Battesimo a coloro che stanno affrontando un percorso di transizione e la possibilità di essere padrino o madrina, a seconda dei casi, è un atto rivoluzionario dal punto di vista della Dottrina ma anche politico per via degli argomenti che tocca. Sicuramente i più conservatori si sono opposti fermamente alla decisione di Papa Francesco, ma il nuovo corso della chiesa parte anche da questo piccolo grande gesto. Un esempio per dimostrare che religione e politica non sono stati mai troppo distanti: qualunque decisione ha conseguenze sia sul piano spirituale che in ambito più pragmatico.
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Roma e Città del Vaticano, un’alleanza di quasi 100 anni
Accade oggi, ma succedeva anche e soprattutto ieri. Tempi passati in cui lo Stato Pontificio legiferava e determinava anche gli equilibri di una politica in espansione. La consapevolezza che avere il favore della chiesa – e del Papato – cambiava le cose (sia dal punto di vista del mecenatismo che in ambito amministrativo) c’era e per questo avvenivano anche determinati capovolgimenti di fronte. Cambiamenti che hanno riguardato non solo artisti, ma anche letterati e uomini politici. Quello che, forse, non è facile da ricordare perchè apparentemente troppo lontano dalla memoria collettiva riguarda l’ubicazione del Papa.
Il Santo Padre non è sempre stato a Roma e la Capitale d’Italia non è sempre stata il centro del mondo Cristiano Cattolico. Lo Stato della Città del Vaticano è sorto nel febbraio del 1929 con il trattato lateranense tra la Santa Sede e l’Italia per garantirle una sovranità indiscutibile sul territorio. Città del Vaticano ha una propria giurisdizione pur essendo nello Stivale. Prima di questa data ci furono numerosi stravolgimenti nel tempo e soprattutto relativi allo spazio.
Prima dov’era il Papa?
Basti pensare che dal 1309 la sede papale venne trasferita ad Avignone con conseguente abbandono di Roma e San Pietro. Situazione che durò per circa un secolo: serviranno 50 anni, infatti, per vedere tornare il Papa a Roma dando nuovamente lustro alla città. A metà del 1400 si affrontò per la prima volta il problema dell’eventuale ricostruzione integrale di San Pietro. Nella fattispecie, dal 1309 in poi, il Papa venne trasferito ad Avignone per meglio sorvegliare il Contado Venassino.
Un territorio donato da Raimondo di Tolosa ai tempi delle crociate contro gli Albigesi. Un modo, quindi, di “marcare il territorio”. Anche questa può, dunque, definirsi una mossa politica che diede allo Stato Pontificio un ulteriore profilo di rispettabilità e potere. La storia era fatta diversamente: i rapporti erano più immediati e meno strategici – sul piano delle compravendite e non solo – rispetto a oggi. Conservavano, tuttavia, lo stesso valore aggiunto in termini di consenso. Cambiano i tempi, le sedi, i rappresentanti, ma non le necessità.