Donna uccisa ad Ardea: Fabrizio Rocchi è stato arrestato per l’omicidio di Graziella Bartolotta, la 68enne disabile, trovata martedì in una pozza di sangue nel bagno di casa, in via del Pettirosso, a Tor San Lorenzo. L’uomo, prima condotto presso la caserma di Anzio, è stato poi tradotto presso il carcere di Velletri. I Carabinieri della Compagnia di Anzio, al termine di una articolata attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Velletri e condotta con gli ausili tecnici forniti dalla Sezione Rilievi Tecnici del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Roma e dalla Sezione Investigazioni Scientifiche del Gruppo Carabinieri di Frascati hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Velletri, che ha concordato pienamente con le ipotesi investigative sostenute dagli inquirenti, nei confronti di Fabrizio Rocchi, primogenito della vittima.
Secondo l’esame autoptico, svoltosi nella giornata di ieri, la causa della morte della donna è riconducibile a tre colpi violentissimi inferti con un corpo contundente al capo da una persona che gli inquirenti reputano essere proprio il figlio della vittima.
Gravi indizi di colpevolezza a carico di Fabrizio Rocchi
A carico di Fabrizio Rocchi, al momento unico indagato nell’attuale procedimento, i Carabinieri di Anzio hanno raccolto gravi, precisi, plurimi e concordanti indizi di colpevolezza che hanno consentito alla Procura della Repubblica di Velletri di poter avanzare la richiesta di applicazione, nei suoi confronti, della misura restrittiva in carcere, poi concessa dal Giudice competente.
Arrestato, poco fa, presso la sua abitazione di Ardea, monitorata da giorni dai militari della Compagnia Carabinieri di Anzio con continui servizi di osservazione e pedinamento, Rocchi è stato accompagnato prima presso la caserma dei Carabinieri di Anzio e, dopo le notifiche di rito e le operazioni di fotosegnalamento, tradotto presso la Casa Circondariale di Velletri. Nei prossimi giorni sarà sottoposto ad interrogatorio di garanzia e dovrà difendersi dalle accuse di omicidio aggravato commesso nei confronti della madre, formulate da parte del G.I.P. che ha emesso la misura cautelare.
Omicidio Ardera, Fabrizio Rocchi: “Sono innocente”
Fino a ieri sera Fabrizio Rocchi aveva ribadito di essere innocente. Per lui “qualcuno sarebbe entrato dal retro” e quindi avrebbe potuto uccidere la madre. Una tesi che, però, non ha convinto le forze dell’ordine. Nell’appartamento, infatti, non ci sono segni di effrazione. E le telecamere dei vicini hanno filmato solo Fabrizio, per due volte, quella mattina. “Sono indagato ma non c’entro nulla, l’ho avuta accanto per quarant’anni e da quando avevo 12 anni mi prendo cura di lei”, queste le parole di Rocchi nei giorni scorsi.
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Omicidio 68enne di Ardea: l’autopsia
L’autopsia sul corpo di Graziella ha consentito agli inquirenti di individuare il tipo d’arma utilizzato per l’omicidio e l’orario in cui è avvenuto. Che è stato fissato tra le 8:30 e le 9:30 di mattina. L’autopsia è chiara: la donna è morta a causa di tre colpi inferti al cranio che, purtroppo, gliel’hanno distrutto. La donna è stata trovata in bagno, ma lì non c’era il deambulatore, oggetto con cui la donna si muoveva. Questo ha maggiormente insospettito gli inquirenti, che non hanno creduto alla versione di Rocchi, il quale ha provato a raccontare che la madre voleva farsi la doccia da sola dopo due giorni di malfunzionamento dell’acqua calda e che probabilmente era caduta a causa di un malore.