Ha provato a occupare una casa in attesa di assegnazione, ma è stato fermato dai carabinieri. Si tratta di un uomo di 44 anni, originario della provincia di Benevento ma residente a Pisa. Questa mattina è entrato in una casa in via Pisone, nel quartiere Don Bosco, per rimanerci. Ma non c’è riuscito. Eppure si era introdotto nell’abitazione dopo aver forzato l’infisso di una finestra. Un episodio che è avvenuto nello stesso quartiere teatro della vicenda di Ennio Di Lalla. L’86enne che si era ritrovato con la casa occupata da due rom dopo essere andato a effettuare una visita medica.
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Don Bosco, prova a occupare una casa: la restituzione
I carabinieri hanno identificato e denunciato l’occupante abusivo, ora accusato di invasione di terreni o edifici. Una volta che i militari sono intervenuti, l’uomo ha lasciato l’appartamento. E non ha opposto alcuna resistenza. La disponibilità dell’immobile è stata quindi restituita a un rappresentante dell’ente proprietario. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma erano intervenuti dopo segnalazione giunta al “112”. Dove si indicava una probabile occupazione di un appartamento in uno stabile di proprietà di un ente, al momento non abitato poiché in attesa di assegnazione.
Casa occupata, cosa si può fare?
Chi è proprietario dell’immobile occupato può intervenire sia in ambito penale che civile. Nel primo caso si può recare dalle forze dell’ordine, ad esempio in Questura, e denunciare il reato come violazione di domicilio, furto, danneggiamento o invasione di terreni. Dal punto di vista del diritto civile, la difesa è diversa. Il titolare dovrà prima consultarsi con il suo avvocato. Il legale potrà consigliargli di agire attraverso le “azioni petitorie”. Si tratta di azioni volte a proteggere un diritto reale, con le quali è possibile rivendicare il possesso dell’immobile.
