Domenico Arcuri, commissario straordinario per l’emergenza Covid-19 è intervenuto lunedì per spiegare le modalità di distribuzione del vaccino contro il coronavirus in Italia.
Le parole del commissario
Arcuri ha dichiarato che il piano, per ora in fase preparatoria, prevede il coinvolgimento di amministrazioni regionali e comunali per la somministrazione che avverrà verosimilmente ogni 20-30 mila cittadini. La priorità di somministrazione verrà dettata da quattro variabili per ogni vaccino: «la temperatura, la modalità distribuzione delle case produttrici, la tipologia di conservazione e la modalità di somministrazione».
Il ruolo delle regioni
Al fine di definire il piano di fattibilità della prima fase di somministrazione, il commissario ha sottolineato la necessità di collaborazione da parte delle Regioni, sollecitando queste ad indicare le “idonee strutture”, il numero e le caratteristiche delle “unità mobili” che serviranno per vaccinare e le province dove poter conservare il vaccino Pfizer. Secondo le prime indiscrezioni però, ad oggi soltanto 13 regioni avrebbero fornito al commissario le informazioni richieste.