Continua la lotta del Partito Comunista dei Castelli Romani sui gravi problemi della gestione rifiuti della Regione Lazio. Il gruppo ha scritto a Ion Codescu, il responsabile rifiuti della Commissione Europea.
“Dopo l’incendio dell’impianto di TMB del 30 giugno 2016, il settimo invaso della discarica di Albano ma tale invaso, ormai completamente pieno, non viene definitivamente chiuso“, scrive il PC in una nota.
Discarica che, secondo il movimento della falce e martello, starebbe inquinando e non poco le falde acquifere: il PC parla infatti di circa “24 superamenti dei limiti di legge per inquinanti organici (idrocarburi) in sei differenti pozzi e 15 per inquinanti inorganici (metalli) in sette differenti pozzi, oltre ai problemi con l’arsenico e i fluoruri” e attacca le istituzioni tutte, locali e non, accusandole di essere tutt’oggi “completamenti assenti”.
Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede allora un autorevole intervento della Commissione Europea per risolvere questa indecente situazione di stasi che riguarda anche la Via Ardeatina.
“L’area in oggetto è ricompresa nel Comune di Roma, per cui abbiamo inviato il 23 settembre 2017 una denuncia al Sindaco Raggi del Comune di Roma, all’AMA che si occupa della gestione rifiuti per Roma, all’ARPA Lazio per i possibili danni ambientali al salute delle persone e al territorio dei Castelli Romani”, precisa il coordinamento rosso dei castelli romani.
“A seguito della nostra denuncia, la Sindaca Raggi di Roma aveva prontamente risposto il 25 settembre 2017 per una soluzione all’istante, impegnando direttamente l’Assessorato all’ambiente del Comune di Roma. In data 3 ottobre 2017 il Comando Generale della Polizia Locale del Comune di Roma ha scritto all’Assessorato all’Ambiente del Comune di Roma: “L’intervento è urgente in quanto si tratta di circa 600 mq di materiali di natura eterogena sparsi sulla carreggiata che, in parte, restringono la sede stradale”.
Ma è cambiato qualcosa? Sentenzia il PC: “Purtroppo, dopo circa 5 mesi nulla è cambiato: la Via Ardeatina nella zona dell’incrocio con Via Cancelliera è ancora ridotta ad una discarica a cielo aperto. Nella discarica a cielo aperto c’è di tutto: dai rifiuti indifferenziati, ai materassi, alle vernici, all’eternit.
La Sindaca Raggi non è la bella fatina che risolve i problemi all’istante con una bacchetta magica, bensì una pinocchietta con il brutto vizio di raccontare bugie. Il Partito Comunista dei Castelli Romani chiede un autorevole intervento della Commissione Europea per riportare la normalità nella gestione dei rifiuti del Lazio, per l’applicazione della legalità e della difesa del territorio, dell’ambiente e della salute dei cittadini”, conclude quindi la nota.