Non si è fatta attendere la risposta del Sindaco di Pomezia Enrico De Fusco sull’ipotesi di una discarica per i rifiuti di Roma in un territorio al confine con Pomezia. “Apprendo con stupore e sconcerto la notizia pubblicata oggi su “Il Fatto quotidiano”, che vede la zona di Quarto della Zolforatella, quindi a ridosso della Solfatara, come sito idoneo a sostituire Malagrotta – ha dichiarato il Primo Cittadino – Si tratta di un territorio soggetto a numerosi vincoli paesaggistici, non ultimo quello legato al Parco di Malafede, la più grande area protetta del sistema dei parchi situati intorno a Roma”. De Fusco sottolinea come l’area sia un vero e proprio polmone verde per Roma Sud e per Pomezia, ma non solo. “All’interno ci sono più di 800 specie vegetali, ma non dobbiamo dimenticare che in quella zona sono state trovate tracce di insediamenti umani che risalgono alla prima preistoria”. Il Primo Cittadino contrasta completamente non solo la possibilità che la scelta del post Malagrotta possa ricadere a ridosso di Pomezia, ma anche la concezione di smaltimento dei rifiuti adottata. “E’ inconcepibile che, nel XXI° secolo, si debba ancora parlare di discariche in cui conferire tonnellate di rifiuti indiscriminati, piuttosto che pensare ad un piano di raccolta e smaltimento che abbia un impatto ambientale meno drammatico. La discarica non è la soluzione al problema rifiuti: bisogna invece ragionare su idee e proposte valide ed ecologiche, confrontandosi con i Paesi dove sono già state adottate soluzioni alternative”.
Ma il pensiero più importante, per il Sindaco, è rappresentato dai cittadini e da eventuali pericoli per la salute. “Ormai siamo al limite della decenza: Roma ha scaricato al confine della nostra città di tutto, ma ora basta. Non permetteremo più a nessuno di giocare con la pelle della popolazione pometina. La mia Amministrazione, ed io per primo, è pronta a contrastare questa iniziativa con azioni di qualsiasi natura”. E’ una minaccia? “E’ un avvertimento: sono sicuro che tutti i miei concittadini saranno al mio fianco in eventuali azioni di protesta contro questa idea folle”.
