Una petizione online è stata promossa dal Coordinamento dei Comitati di Quartiere Pomezia-Torvaianica unitamente alle Associazioni/Comitati aderenti dei Comuni di Pomezia, Roma Sud, Albano, Aprilia ed Ardea. L’obiettivo della raccolta firme, da consegnare al Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, al Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare Gian Luca Galletti, alla Regione Lazio e al Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
Attraverso la volontaria e pubblica sottoscrizione, i cittadini, chiedono pertanto alle istituzioni preposte:
A) Redazione e pubblicazione di una mappatura dettagliata di tutti i siti e le aziende ad alto rischio inquinante conosciuti, presenti nell’area centro-sud della regione Lazio con una pianificazione per la messa in sicurezza dei siti non attivi e controlli costanti delle aziende attive.
B) Immediata redazione e pubblicazione del REGISTRO DEI TUMORI e patologie su standard georeferenziati, così come previsto da:
Decreto Legge n. 179/2012, e definitivamente convertito, con modificazioni, in Legge dal Parlamento il 13 dicembre 2012; Legge Regionale 12 giugno 2015 n. 7 Istituzione del registro tumori della popolazione nelle provincie della Regione Lazio, non ancora disponibile, a dispetto delle leggi vigenti, per le provincie di Roma, Rieti, Frosinone, (Viterbo e Latina hanno ottemperato alla redazione e pubblicazione di detto registro) al fine di disporre di un quadro sanitario generale della regione Lazio per le neoplasie.
C) Istituire, di concerto con le istituzioni competenti, un Osservatorio Sanitario Permanente al fine di monitorare lo stato di salute dei cittadini residenti nel centro-sud della regione Lazio che da anni, a loro insaputa, sono stati coinvolti nei disastri ambientali che hanno colpito i nostri territori, e quindi porre in essere tutte le eventuali misure sanitarie preventive e necessarie, a tutela della salute stessa.
D) Di procedere nell’immediato, alla completa MESSA IN SICUREZZA del sito della Eco Sistemi per L’ambiente (già ECO X), al fine di evitare aerodispersione del materiale combusto inquinante ancora presente in detto sito e l’ulteriore inquinamento dei terreni sottostanti ed attigui, nonché delle falde acquifere.
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