L’assegno unico è senza dubbio un incentivo importante erogato dallo Stato a sostegno delle famiglie in difficoltà con reddito basso, ma la sua introduzione, a dire il vero, ha creato una certa confusione in merito alle possibilità di fruizione delle detrazioni previste per i figli a carico. Capire bene la faccenda è fondamentale, soprattutto in vista della presentazione della dichiarazione dei redditi tramite il modello 730.
I cambiamenti in vista della dichiarazione
Di fatto, dato che la dichiarazione dei redditi di quest’anno si riferisce ai redditi relativi all’anno 2021, in cui era ancora non era entrato in vigore l’assegno unico, si applicano le regole sulla successione delle leggi nel tempo. Ovviamente, per chi ne avrà diritto, sarà possibile usufruire delle detrazioni per figli a carico anche nella dichiarazione dei redditi del 2022 tramite il modello 730. Per le detrazioni per i figli a carico, dunque, spettano al 50% a ciascun genitore, anche in caso di genitori separati.
Leggi anche: Busta paga 2022, novità con Riforma Irpef e Assegno Unico: cosa cambia
Come funzionano le detrazioni: facciamo chiarezza
Ma come funzionano le detrazioni? A stabilirne le modalità in questo caso è l’articolo 12 del Tuir, secondo cui il coniunge non legalmente ed effettivamente separato spetterebbero:
- 800 euro, diminuiti del prodotto tra 110 euro e l’importo corrispondente al rapporto fra reddito complessivo e 15.000 euro, se il reddito complessivo non supera 15.000 euro;
- 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 15.000 euro ma non a 40.000 euro;
- 690 euro, se il reddito complessivo è superiore a 40.000 euro ma non a 80.000 euro. La detrazione spetta per la parte corrispondente al rapporto tra l’importo di 80.000 euro, diminuito del reddito complessivo, e 40.000 euro;
Aumenti possibili
Le detrazioni appena elencante, poi, sono destinate ad aumentare in tal modo:
- 10 euro, nel momento in cui il reddito complessivo è superiore a 29.000 euro ma non a 29.200 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 29.200 euro ma non a 34.700 euro;
- 30 euro, qualora il reddito complessivo fosse superiore a 34.700 euro ma non a 35.000 euro;
- 20 euro, se il reddito complessivo è superiore a 35.000 euro ma non a 35.100 euro;
- 10 euro, con reddito complessivo superiore a 35.100 euro ma non a 35.200 euro;
In aggiunta, poi, è prevista anche una detrazione di ben 950 euro per ciascun figlio, compresi i figli naturali riconosciuti, i figli adottivi o affidati, di età pari o superiore a 21 anni.