Parlamentari, amministratori locali, società civile e simpatizzanti si sono riuniti il 15 ed il 16 settembre a Fiuggi per discutere il presente e il futuro dell’Udc. La festa di quest’anno è stata incentrata sulla rete, ormai divenuta un luogo privilegiato per comunicare con il Paese. È necessario conoscere, valorizzare ed utilizzare questo strumento per comunicare al meglio con i cittadini. È questo il tema su cui si sono confrontati politici di varie estrazioni ed esperti del settore nella due giorni “Democrazia e rete” organizzata dai centristi. L’Udc ha aperto il suo congresso con l’intervento del governatore del Lazio Nicola Zingaretti, attualmente in corsa per la segreteria dei Dem, che ha lanciato un messaggio al suo partito:
“C’è un dibattito legittimo, quel che sto facendo io è girare l’Italia, per ricostruire “un’alternativa”, partendo da una nuova generazione che può e deve ridiventare protagonista, anche per spazzare via tutto il retaggio di un correntismo esasperato e di tanto notabilato che c’è e in parte è stato il problema del Pd”. Particolarmente apprezzato l’intervento del senatore dell’Udc Antonio Saccone, nonché uno degli organizzatori della manifestazione, che ha presentato una tavola rotonda sul lavoro a cui hanno preso parte Renato Brunetta deputato di Forza Italia, Alberto Bagnai Presidente VI commissione Senato, Guido Crosetto deputato di Fratelli D’Italia, Marcello Panucci, David Sassoli e Massimo Tortorella. Saccone ha posto attenzione, sul tema dell’occupazione:
“Il paese è a rischio di stagnazione, sono in aumento le persone che stanno perdendo il proprio posto di lavoro, cosi’ come la percentuale dei cassaintegrati, cala la produzione industriale e cresce l’incertezza nei mercati. Senza lavoro ci giochiamo la dignità umana del paese e la credibilità di tutta la classe politica. Bisogna ritrovare il coraggio e garantire lavoro e crescita economica all’Italia, dobbiamo subito cambiare passo”.
Autorevoli rappresentanti della politica hanno preso parte all’iniziativa tra i quali non è mancata la voce di Antonio Tajani, Presidente del parlamento europeo e autorevole rappresentate del PPE, un intervento particolarmente atteso.
Il numero due di Forza Italia ha dichiarato:
“Il partito unico del centrodestra non esiste, siamo troppo diversi anche se crediamo in un minimo comune denominatore. Si può invece avere una lista unitaria delle forze che si riconoscono del Ppe. Questo sì, che è un’altra cosa rispetto al partito unico. Perché con l’Udc c’è già una sintonia, una comune visione delle cose che può permetterci di compiere passi in avanti”.
Il segretario Nazionale dell’Udc Lorenzo Cesa ha chiuso l’evento aprendo ad una nuova fase di dialogo con Tajani e il movimento di Forza Italia:
“Sediamoci intorno a un tavolo troviamo una formula che sia una federazione, un nuovo soggetto unitario, una coalizione. Troviamo la via migliore, per dare un futuro concreto a questo Paese rafforzando tutta l’area del centrodestra”.
Linda Di Benedetto