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Decreto Ristori: indennità di 1.000 euro, cassa integrazione e licenziamenti. Tutte le novità

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Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi pomeriggio e ha approvato il Decreto Ristori. Vengono così introdotte una serie di misure per sostenere le categorie maggiormente colpite dal nuovo Dpcm entrato in vigore ieri, lunedì 26 ottobre. 

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“Famiglie, imprese e lavoratori stanno affrontando con coraggio l’impatto di questa seconda ondata di contagi. Come Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali voglio dirvi che sono al vostro fianco, e mi sono impegnata a predisporre una serie di aiuti consistenti per aiutarvi a superare anche questa nuova, delicata fase che l’Italia sta affrontando” – commenta Nunzia Catalfo, Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali. 

Indennità di 1.000 euro

Tra le misure c’è l’indennità di 1.000 euro per i lavoratori stagionali del turismo (inclusi quelli con contratto di somministrazione o a tempo determinato). Misura rivolta anche agli stagionali degli altri settori, a lavoratori dello spettacolo, agli intermittenti, ai venditori porta a porta e ai prestatori d’opera. 

Cassa integrazione e licenziamenti 

“Anche le aziende stanno compiendo sforzi enormi. Per quelle interessate dal DPCM è prevista la sospensione dei versamenti contributivi relativi ai lavoratori per il mese di novembre” – dichiara Nunzia Catalfo.

Garantite per tutte le imprese altre 6 settimane di Cassa integrazione Covid-19. Queste sono utilizzabili dal 16 novembre al 31 gennaio 2021. In alternativa ci sono ulteriori 4 settimane di esonero contributivo. Prorogato anche il blocco dei licenziamenti fino al 31 gennaio.

Reddito di emergenza

“Assieme a queste categorie, anche molti cittadini economicamente fragili e famiglie svantaggiate stanno pagando un duro prezzo. Per loro abbiamo previsto due nuove mensilità di Reddito di Emergenza. Insieme – conclude il ministro Catalfo – possiamo superare anche questa importante sfida per il nostro Paese”. 
 
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