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Danni amianto

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Danni amianto

Ancora oggi, rovistando in qualche cantina di case abbandonate, vecchie oppure di condomini, è possibile trovare dei manufatti di amianto. Come mai è ancora esistente e anzi ci sono depositi che lo contengono?

Il problema è che la sua lavorazione e produzione è terminata poco più di 20 anni fa, ma molte sono le persone che hanno acquistato delle scorte di deposito in previsione di fare dei lavori edilizi. Esso è stato un materiale largamente usato e preferito in edilizia per oltre 60 anni.

Anzi sono molte le case abusive che intorno al 2000 sono state costruite in questo materiale che è ancora disponibile in magazzini, nonostante esso sia totalmente illegale e deve essere smaltito.

Perché l’amianto è pericoloso?

Questo materiale è antichissimo. Usato in Grecia e da cui trae il suo nome Amianto, cioè l’incorruttibile, è formato da sue minerali che sono inosilicati e filosilicati. Se parliamo di un materiale naturale possiamo dire che esso lo è, ma che è composta da una reazione chimica che fonde questi minerali creando una composizione che è fibrosa.

Nel corso degli anni, a causa di un’esposizione alle intemperie, essa tende a cristallizzarsi provocando delle micro polveri che sono minuscole, più piccole di un granello di polvere. Facili da inalare e devastanti per l’organismo umano. Quando vengono inalate provocano l’asbestosi, cioè una fibrosi polmonare, il carcinoma al polmone e il tumore del mesotelio.

Negli studi che hanno dimostrato quali sono i Danni amianto è stato notato che circa il 71% di soggetti che sono stati esposti, a causa di lavoro, alla vicinanza con questo materiale, di cui poi hanno inalato le particelle distaccate e mischiate all’aria, sono morti di mesotelioma, cioè di tumore ai polmoni.

Oggi tutti siamo a conoscenza che esso è un materiale pericoloso, ma purtroppo è presente in moltissime strutture immobiliari poiché largamente utilizzano per oltre 60 anni. Per fortuna si è sempre più attenti a quali sono i modi per riuscire a recuperarlo, renderlo inerme e incapsularlo.

Solo che il problema è che spesso non si prendono dei provvedimenti per toglierlo dall’ambiente in cui è stato abbandonato.

Quando l’amianto diventa pericoloso?

L’amianto è un minerale molto compatto, similare al cemento, ma che ha una fibra molto più vetrosa o plastica. In casa è possibile scoprire delle parti strutturali che sono composte da questo materiale. Esso diventa pericoloso solo quando inizia a perdere la sua compattezza e rilascia nell’ambiente delle micro polveri.

Vedete oggi molte case che subiscono una ristrutturazione, dove poi si scopre che è presente l’amianto, non è detto che vengano distrutte o abbattute. Si usano dei metodi di incapsulamento che lo bloccano all’interno del cemento. In questo modo esso non è più pericoloso e si rende inerme nella sua principale pericolosità, cioè nella cristallizzazione.

Mentre quando lo si rompe, si lascia all’aria aperta o lo si calpesta frantumandolo, allora esso diventa pericolosissimo e si devono contattare delle ditte specializzate nel recuperarlo e stoccarlo.

Evitate il contatto diretto senza protezioni di naso, occhi, bocca e mani. Toccandolo è possibile avere un’intossicazione da polveri di amianto che vanno immediatamente avvertire una sensazione di calore alle mani che diventa poi eccessivo. Occorrono dei professionisti che sappiano come comportarsi.

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