Una storia d’amore finita male lo scorso mese di marzo, dopo una breve convivenza che ha fatto emergere il suo carattere violento e minaccioso, la sua ex che decide di tornare a casa dei genitori e una rabbia che giorno dopo giorno è montata, trovando sfogo in ripetuti e costanti episodi di minacce.
I fatti
Si tratta della “miscela esplosiva” che ha portato all’arresto, nella mattinata di ieri, di un romano di 31 anni, pregiudicato e sottoposto alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per pregressi reati.
I Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Roma sono dovuti intervenire alle prime luci dell’alba di ieri nei pressi di un condominio di via Illiria, dove un’accorata telefonata al “112” fatta dal papà della ragazza “contesa” indicava la presenza dell’ex fidanzato della figlia, in forte stato di agitazione, che stava citofonando insistentemente, urlando minacce e offese di ogni genere contro la sua famiglia.
I militari, arrivati sul posto, hanno notato il giovane che, alla vista delle “gazzelle”, ha, inizialmente, tentato di nascondersi tra le auto in sosta, poi, una volta scoperto, ha iniziato a inveire anche contro i Carabinieri cercando più volte lo scontro fisico.
Considerata la situazione, il ragazzo è stato ammanettato e messo in sicurezza a bordo dell’autoradio. Le vittime, a quel punto, si sono lasciate andare ad un lungo sfogo con i militari, in cui hanno denunciato mesi di vessazioni messe in atto nei loro confronti dal 31enne che li ha costretti a modificare radicalmente le proprie abitudini di vita e a vivere nel terrore.
L’ex fidanzato rancoroso, arrestato con le accuse di atti persecutori, resistenza a pubblico ufficiale e violazione delle prescrizioni imposte dalla sorveglianza speciale, è stato portato nel carcere di Rebibbia.