È una delle pizze più chiacchierate in Italia, ma a fare gossip sono soprattutto i prezzi, considerati da molti off limits. Complice anche il prestigio sociale del proprietario della catena “Crazy Pizza”, niente po po di meno che Flavio Briatore. Nei suoi locali, sparsi in tutto il mondo, la pizza non è solo l’eco della tradizione italiana, ma una vera e propria esperienza. Come tale, l’imprenditore ci tiene a puntare sulla qualità, dove le materie prime diventano sinonimo di prestigio tutto Made in Italy. Una pizza che da prodotto di largo consumo diventa così “vip”, solo per very important person. Ma quanto costa, realmente, la “Crazy pizza” di Briatore?
Flavio Briatore difende la sua pizza a 15 euro: “Gli altri come fanno a venderla a 4 euro? Che ingredienti usano?”
Partiamo dicendo che se cercate un menu senza pretese, siete sicuramente nel posto sbagliato. Perché è vero che la pizza è un cibo di largo consumo, ma visti i prezzi ci troviamo di fronte a pietanze elitarie. La pizza più classica da Crazy Pizza costa 15 euro. Costo spropositato? Secondo molti avventori decisamente sì, ecco perché la catena nei mesi scorsi è stata oggetto di numerose critiche. Basti pensare che si passa dai 15 euro fino ai 67 euro per la pizza “Pata Negra”.
Per chi è abituato a degustare la pietanza tra i rioni di Napoli, dove con 3-4 euro si può assaggiare la vera tradizione, la scelta imprenditoriale di Briatore sarebbe quindi un affronto. I cultori della pizza sostengono infatti che il piatto per eccellenza della cucina italiana, costa di solito molto meno. Flavio Briatore, però, ha tenuto a precisare che il suo concept punta invece all’eccellenza delle materie prime, che difficilmente si riducono a pochi euro.
Il fondatore di Crazy Pizza avrebbe quindi attaccato pizzaioli nostrani e titolari di attività accusandoli di usare ingredienti scadenti. Secondo Briatore, la millantata economicità che spacciano molti pizzaioli dipenderebbe proprio dalla scarsa qualità delle materie prime utilizzate per la pizza. Al contrario, i prezzi delle pietanze servite presso il suo franchising dipenderebbero da scelte di prima qualità. Se la pizza Pata Negra, per esempio, viene 67 euro, si deve secondo l’imprenditore al fatto che “Il Pata Negra costa 65 euro al chilo, il prosciutto San Daniele 35, i pelati Trianese 4, il Gran Biscotto 30-35, la mozzarella di bufala 15”.
Quali sono i costi degli ingredienti per una pizza tradizionale?
La pizza deve gran parte del suo successo anche al fatto che è un piatto “povero”: per produrre una pizza tradizionale come la pizza margherita, i costi delle materie prime sono molto bassi: tra farina, olio, sale, pomodoro e mozzarella, si può variare dai 3 ai massimo 4 euro a pizza. Bisogna poi considerare tutti i prezzi inerenti alla cucina, come bollette da pagare, eventuale affitto del locale, stipendi dei dipendenti. Il costo degli ingredienti, quindi, rappresenta solo un terzo di tutta la filiera produttiva che ruota intorno alla pizza.
Napoli è l’emblema di questa tradizione ed è rinomata tra le altre cose anche per il basso costo delle sue pizze; prima del Covid il costro di una margherita da asporto oscillava sui 4,50 euro. Oggi, anche a causa della difficoltà a reperire materie prime per i fenonmeni atmosferici che hanno rovinato raccolti e derrate alimentari, il prezzo è salito di circa un euro. Al tavolo, col servizio incluso, una margherita è schizzata addirittura a 8 euro. Prezzi che i napoletani già reputano fuori budget, ma comunque imparagonabili rispetto a quelli proposti da Briatore.
Pizze da 30… Fino ai 67 euro!
Le pizzerie di Flavio Briatore sono sparse in giro per il mondo: all’estero le troviamo a Londra, Montecarlo, Arabia Saudita, Qatar e Kuwait, mentre in Italia sono a Porto Cervo, Roma e Milano. Il segreto non è solo l’ampia scelta ma anche la percezione di un’esperienza all’interno dei locali. Una pizza con il prosciutto cotto? 30 euro. Se è un calzone però si scende a 26, lo stesso prezzo di una prosciutto e funghi e di una pizza con la burrata (ma anche della focaccia ripiena di stracchino). Certo, se scegliamo quella con il prosciutto San Daniele si risale a 32… che è lo stesso prezzo della bufalina (con mozzarella di bufala, confit di pomodori datterini, olive taggiasche, peperoncino secco e pesto). Ma le vette massime si raggiungono con la pizza al tartufo, 53 euro, e la pizza con il prosciutto Pata Negra, 67 euro. Crazy Pizza, nome della catena di pizzerie azzeccatissimo, visti i prezzi.
Materie prime a parte, l’alto costo che spesso balza alle cronache del web (e della stampa) prevede il prezzo dello show, di un personale decisamente motivato e di una location in una tra le strade più iconiche di sempre.