La porchetta, uno dei piatti più celebri della cucina romana. O meglio, dei Castelli Romana. Qui dove, per sbaglio, quasi per sbaglio nacque il famoso piatto a base di maiale, che nei decenni ha conquistato romani e soprattutto cittadini di tutto il mondo. Ariccia, Genzano, Velletri: sono solo alcune località dove si può degustare, magari nelle caratteristiche fraschette, quest’appetitosa pietanza.
Dove mangiare la porchetta a Roma
Se ti trovi a Roma, una gita ai Castelli Romani non può mancare. Le località di questa zona distano una manciata di minuti dal Centro Storico, ben raggiungibili peraltro con l’apporto di una macchina. Viaggiando sulla via Appia, peraltro ben collegata con il Grande Raccordo Anulare, in poco tempo possiamo raggiungere i primi locali situati tra la zona di Castel Gandolfo e l’area di Genzano Romano.
La storica porchetta di Ariccia
È un marchio di fabbrica del Comune di Ariccia, che lega il proprio successo turistico anche all’eccellenza enogastronomica che produce in casa propria. Non solo tanta storia e viste pazzesche in questa incantevole località dei Castelli Romani, ma anche la porchetta, ovvero il prodotto che ha reso celebre questo luogo nel mondo. Arrivati qui, non solo pane e porchetta: necessario anche uno stop alle fraschette presenti tra via Borgo San Rocco e quelle su via dell’Uccelliera.
La porchetta di Albano Laziale piace anche a Papa Francesco
Altro luogo dove poter mangiare della deliziosa porchetta, è il vicino Comune di Albano Laziale. Anche in questo caso, questa realtà cittadina dista veramente pochi minuti di macchina dalla zona centrale di Roma. La combinazione perfetta per deliziare il prodotto enogastronomico, almeno qui, è quella di abbinarlo a un buon vino. Una scelta che optò anche Papa Francesco, che proprio da queste parti venne colto a deliziare il “maialino arrostito” con una bevanda legata alla produzione vinicola locale.
Il panino con la porchetta di Genzano Romano
Forse meno conosciuto dai turisti, ma non per questo privo di eccellenza culinaria. Il Comune di Genzano Romano nasconde grandi sorprese all’interno della propria enogastronomia locale. Il panino con la porchetta mangiato qui, infatti, è una delizia che qualunque persona che vive a Roma, o la visita, deve provare una volta nella vita. Non solo la qualità della carne, ma anche la prelibatezza del pane fatto dai forni locali, con la sua particolarità che lo rende tra i migliori nella zona dei Castelli Romani.
La tradizione romana attorno al panino con la porchetta
Diciamo una cosa: almeno ai nostri giorni, il panino con la porchetta scandisce il sogno enogastronomico di ogni romano. Tanti gli chef che si sono cimentati nell’interpretazione di questa gustosità, apportando varianti anche con particolari formaggi, la maionese, il ketchup o l’abbinamento di verdure come i pomodori secchi e le melanzane.
La tradizione romana, però, non guarda alle sperimentazioni culinarie. Il vero “pane e porchetta” rimane quello popolare, con la carne presa dal norcino del proprio mercato rionale sotto casa e la ciabatta – o la rosetta – calda appena sfornata dal forno di fiducia. Una dimensione ripresa dallo street food, che oltre a prendere idee dalle sagre su questo alimento, ha portato anche molti alimentari capitolini ad attrezzarsi per vendere questa tipologia di panini imbottiti alla propria clientela.
Il panino grasso nel segno della “porca”
La “porca”, come la chiamano ad Ariccia. Seppur prodotta anche fuori dai Castelli Romani e in altre Regioni d’Italia, solo qui si troverà l’eccellenza che accarezza il palato di chi la degusta. Come fa immaginare la parola “porca”, il panino ariccino deve emanare grasso, olio, magari anche sbrodolare sulla maglietta di chi lo avventa e cerca di addentarlo con un grossissimo boccone. Semplicità, un costo alla portata di tutti (a Roma lo si può trovare anche a 3,50 euro a panino), ma soprattutto non dimenticatevi di farvi inserire un pezzo della crosta: quello fa la differenza.