Mangiare la pizza napoletana a Roma non è un’utopia: è possibile farlo senza rinunciare al piacere della tradizione. I 5 posti migliori.
Roma è inclusione. Soprattutto a tavola. La tradizione culinaria capitolina è ben precisa, ma il segreto è saper accogliere per garantire sempre il trionfo del gusto. Integrare, implementare e sperimentare. Le tre parole d’ordine per far sì che a tavola non manchi mai la giusta curiosità conservando l’acquolina delle serate migliori.
Questo vuol dire anche lasciarsi cullare dalla classicità di un piatto senza tempo come la pizza: la fanno buona soltanto a Napoli? Forse, visto che in America cominciano a preferire il modello a stelle e strisce, con tranci più grandi e meno spessi. Questo, tuttavia, non significa che la “variante americana” non sia contaminata con un tocco di made in Italy. La pizza è sempre affar nostro, ma fuori dallo Stivale apportano delle modifiche. Restando in Italia, invece, è possibile affermare che la ‘supremazia partenopea’ in merito ha trovato nuovi spunti e possibilità.
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Pizza napoletana a Roma: dove mangiarla
La pizza napoletana piace, ma bisogna saperla fare: vale a dire che ci possono essere innumerevoli varianti, ma il gusto di una pizza margherita (pomodoro e mozzarella) è dato dalla fattura. Non è detto che per mangiare una pizza da dieci e lode occorre andare fino a Napoli, basta saper cercare anche a Roma. La tradizione partenopea, infatti, ha trovato posto – non da oggi – anche nella Città Eterna. Stanno arrivando sempre più richieste di pizzerie napoletane.
La differenza la fa la ricetta di un piatto senza tempo: differenze tra pinsa e pizza, apparentemente, non ce ne sono. Chi è attento ai dettagli, però, può dire il contrario: la pinsa romana è alta con una forma ellittica anziché tonda e il “cornicione” – come viene definito in gergo il bordo – non è ripieno. A Napoli, invece, si usa consumare una pizza differente. Molto spessa e ricca di mozzarella, con il pomodoro a fare da letto a questo contesto. Il cornicione, poi, è ripieno – in taluni casi – di mozzarella o ricotta.
Da Sorbillo a Enzo Coccia, i migliori
È quasi d’obbligo notare che la differenza tra un capolavoro e un piatto normale, nel caso della pizza, la fa l’impasto e la lievitazione. Oltre che, naturalmente, le materie prime essendo un piatto dalla facile realizzazione. Per questo, forse, più complesso del previsto. Ecco perchè c’è ancora tanto dibattito. Comunque le migliori pizzerie napoletane a Roma sono 5, classifica decretata dai consumatori che hanno lasciato le recensioni tramite le app di categoria. Ormai la differenza la fa anche il Web.
Nello specifico le ubicazioni principali a Roma sono: “Vico” – gestito da Enzo Coccia – subito dopo ci sono le pizzerie di Enzo Vitagliano. Successivamente troviamo Gino Sorbillo e Ciro Salvo con “50 Kalò”. Ultimo, ma non per importanza Cristiano Piccirillo con La Masardona. Un polo di pizzerie che non fa rimpiangere la tradizione napoletana, anzi la inorgoglisce esportandola a dovere. L’unica strada possibile per incentivare gusto e qualità. L’Italia punta ancora fortemente sul cibo anche in vista di Giubileo ed Expo. La parola d’ordine resta coesione, applicata anche al buon gusto. La tavola non ha confini. Le reticenze, qualora ci fossero, finiscono dentro al piatto fra una portata e l’altra con le papille gustative pronte a capovolgere ogni tipo di aspettativa. In questi casi mangiare diventa un’esperienza.