Il pesce a tavola non è solo una scelta di gusto, ma anche di salute. I nutrizionisti non hanno dubbio che sarebbe necessario consumarlo almeno due volte la settimana, soprattutto per il benessere, in quanto stiamo parlando di un alimento ricco di Omega 3 e sali minerali, quali il calcio e il fosforo.
Certo è che si tratta di una scelta non sempre facile, soprattutto per il peso economico che l’acquisto di prodotti ittici comporta. Si tratta di un prodotto troppo spesso proibitivo a causa del costo, per la media delle famiglie italiane. Ma non c’è da disperare. Esistono delle specie di pesci che a fronte di una spesa molto contenuta offrono gli stessi valori nutrizionali di quelli più costosi. Non resta che vedere di quali si tratta e quali sono i modi per valorizzarli, così da riuscire a trovare il giusto equilibrio tra costo e gusto.
Orata, spigola, sogliola tra i più conosciuti
È pur vero che è entrato nel pensiero comune che quando si pensa di mangiare pesce ci si indirizza verso orata, spigola, sogliola, tonno. E non si tratta di specie economiche visto che la prima costa tra i 6 e i 12 euro al chilo, la seconda si aggira tra gli 11 euro se di allevamento ai 20 euro al chilo, mentre la terza arriva oltre i 40 euro al chilo. Spese non alla portata di chiunque…
Ci sono varietà di pesce azzurro che costa assai meno
In molti sanno che per ovviare a questo problema, di non poco conto, la scelta può indirizzarsi verso il consumo di pesce azzurro, del quale i nostri mari sono tanto ricchi da rendere il suo acquisto accessibile a chiunque. Si tratta di un’opzione che garantisce, al pari delle specie più ricche, lo stesso apporto nutrizionale e non penalizza la ‘tasca’.
Esiste una specie altrettanto saporita ma meno conosciuta
Il pesce serra, ad esempio, per quanto sia così poco considerato dagli italiani è una specie di un gusto estremamente fine, quasi al pari di orata e spigola, ma molto meno caro. Il costo di questo prodotto raggiunge un massimo di 12 euro al chilo, unica attenzione è quella di rispettare i tempi di cottura, in quanto andando oltre si rischia di mangiare una pietanza troppo tenace e dal sapore intenso.
Il risparmio non comporta sempre una rinuncia al gusto
Serra a parte, esistono diverse varietà di pesci che vengono considerati di seconda scelta, cosiddetti ‘poveri’, ma che sono gustosi e ricchi di proprietà nutrizionali. Stiamo parlando di sardine, alici, sgombro, pesce spatola e diversi altri. Tutti un po’ troppo sottovalutati, ma che garantiscono squisiti pranzetti.