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Walkability, il movimento diritti dei pedoni: ‘A Roma vengono investite 4 persone al giorno’

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L'associazione in un recente incontro ha stilato una lista delle proposte da fare al comune, rispetto ai diritti dei pedoni.
Il Movimento Diritti dei Pedoni, associazione che si occupa di sicurezza e walkability, rende noto il primo report del Walking Lab Urbano, che si è tenuto presso la Capitale il 16 settembre scorso e che ha coinvolto decine di cittadini. I dati ci dicono che sono circa quattro i pedoni che muoiono a causa di investimenti degli automobilisti a Roma. Nel Lazio da gennaio a oggi sono state uccise 50 persone mentre passeggiavano.

Il Walking Lap Urbano

L’evento ha coinvolto residenti, appassionati di urbanistica e l’assessore alla mobilità del XI Municipio Emiliano Castellino. L’obiettivo dell’appuntamento è stato valutare l’accessibilità alle infrastrutture e agli spazi pubblici, con un passaggio sulla dignità e sulla sicurezza. L’associazione ricorda che da gennaio 2023 in Italia sono morti 301 pedoni di cui 50 solo nel Lazio, secondo dati ASAPS. Molte persone, secondo il gruppo, rinuncerebbero alla mobilità attiva e all’accesso ai servizi per la scarsa sicurezza o per le condizioni inadeguate delle strade. Così il Movimento dei Diritti dei Pedoni ha creato una lista con criticità e richieste per il Comune di Roma.

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Le richieste al Campidoglio

Il Movimento dei Diritti dei Pedoni chiede al Campidoglio la messa in sicurezza di tutti gli attraversamenti pedonali all’incrocio tra viale Marconi e Lungotevere di Petra Papa. L’ampiamento dell’infrastruttura ciclabile e pedonale sempre sul Lungotevere sopra citato, al fine di adeguarla agli attuali flussi. La realizzazione di rampe pedonali dove mancanti e completamento della continuità dei marciapiedi, e contestualmente misure per scoraggiare la corsa selvaggia delle auto. La manutenzione straordinaria dei marciapiedi e della segnaletica orizzontale, in particolare su viale Marconi. Un adeguamento dell’illuminazione notturna per la tutela della sicurezza e della dignità dell’utenza. Più controlli delle forze dell’ordine rispetto alle violazioni del codice della strada. Poi, infine, la definizione mediante segnaletica dell’esatto numero e larghezza delle corsie di marcia dei veicoli.

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