Aveva truffato diversi cittadini del comune di Oriolo Romano, in provincia di Viterbo, millantando di appartenere a un’associazione benefica che raccoglieva fondi per i bambini ricoverati negli ospedali. Una situazione che non è passata al Comandante della Stazione dei Carabinieri locale, che forse insospettito dai modi inusuali del soggetto, ha scoperto come il truffatore giocasse sull’emotività delle persone per compiere le sue truffe e farsi consegnare i soldi dalle persone.
La truffa nel comune di Viterbo
L’aveva pensata bene il truffatore di Oriolo Romano, un uomo campano di 46 anni, che con fratino e volantini della fittizia associazione “Progetto per la vita”, truffava i cittadini del territorio giocando sulla loro emotività. Infatti, mostrando anche brochures e volantini, millantava azioni una raccolta di fondi per aiutare i bambini ricoverati in ospedali: fondi da destinare ai reparti oncologici o di pediatria, oppure per incentivare l’attività della clown-terapia.
Una situazione che ha insospettito da subito il Comando locale dei Carabinieri, che hanno iniziato un’estesa indagine sul soggetto. Qui hanno scoperto anzitutto come non esistesse nessuna associazione “Progetto per la vita”, evidenziando come i fondi raccolti andavano solamente ad arricchire il truffatore che li raccoglieva e nulla di più. Una truffa elaborata, considerato come l’uomo avvalorava la propria tesi giocando sullo stato emotivo delle persone, sia parlando di bambini in difficoltà che attraverso l’utilizzo di materiali cartacei inerenti il tema.
Una situazione che ha fatto scattare il fermo dell’uomo, oltre che il sequestro immediato del materiale pubblicitario, ovviamente falso, e il denaro illecitamente sottratto attraverso la macchinosa truffa. Andando a scavare all’interno della storia dell’uomo, inoltre i Carabinieri hanno potuto constatare come il soggetto fosse pregiudicato. Si potrebbe considerare un truffatore professionista il soggetto fermato, poiché già in passato le Forze dell’Ordine lo avevano fermato per truffe simili, in quanto millantava raccolte di fondi per associazioni inesistenti.
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