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Pomezia, via Fellini senza sicurezza: auto cannibalizzate, cittadini spaventati, esasperati e furiosi

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Non solo rifiuti gettati da incivili. Dopo la segnalazione di ieri, oggi da via Fellini arriva un’altro segnale che conferma la mancanza di controllo e di sicurezza di questa zona.
Nella notte due auto sono state cannibalizzate, quasi sicuramente “su ordinazione”.
Delle vetture, entrambe nuove, è rimasto ben poco, mentre il danno è invece elevatissimo: una delle proprietarie – che già si è rivolta a un carrozziere – conferma sconsolata che per rimettere a posto la sua auto servono più di 7 mila euro.
La Renault della donna è stata praticamente smembrata: hanno portato via la centralina, il navigatore, gli sportelli laterali, i fari e le frecce; resta solo la carrozzeria e le ruote. Hanno tolto pure gli specchietti retrovisori laterali.
“Qualche tempo fa – racconta la proprietaria dell’auto – mi avevano rubato tutte e quattro le ruote, che avevo fatto sostituire con ruote dai bulloni che non si possono smontare: solo per questo non le hanno portate via. Ma si sono prese quelle dalla macchina parcheggiata a fianco alla mia”.
Il fatto è accaduto questa notte in via Fellini 9, nell’area delle palazzine A – B- C – D, quelle che danno su via Pontina. Queste sono divise dalle altre, le più “contestate” e di proprietà del Comune. Proprio per segnare una sorta di “confine”, gli abitanti di queste palazzine hanno chiuso la loro area come ‘parco’ privato con telecamere, purtroppo ancora non funzionanti. Le vetture vengono messe nei posti auto privato nel piazzale, che ha un’entrata e un’uscita ben definita.
“Il problema non è solo il danno, peraltro ingente, alle cose. La paura è per i nostri figli: qui molti ragazzi lavorano su turni, quindi rientrano a notte fonda. E se dovesse capitare qualcosa a loro, perché magari li “interrompono” mentre stanno facendo questi “lavoretti”? A noi fa paura la sicurezza delle persone quando vengono qui a fare queste cose: non hanno nessuna paura di essere scoperti, lavorano con tutta calma, sembra che tutto venga fatto con una tranquillità incredibile, che lascia pensare a scenari davvero inquietanti per noi persone perbene che qui ci viviamo. Per fare quello che è stato fatto questa notte sarà occorsa almeno un’ora, non era di certo un lavoretto rapido. Possibile che non abbiano il timore di essere scoperti? Qui vivono molti militari, carabinieri, finanzieri, poliziotti, tutti armati per lavoro: probabilmente è una fortuna che nessuno si sia mai accorto di niente, perché altrimenti non so cosa potrebbe succedere in un momento di rabbia”.
Rabbia che – pur non dovendo mai portare a gesti estremi- è sicuramente comprensibile, vista la frequenza degli atti di microcriminalità a cui sono sottoposti gli abitanti di questa zona.
“Noi chiediamo solo un maggiore controllo, vogliamo avere il diritto di vivere in sicurezza”.

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