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Via Bergamo, Ardea: una discarica gratis per tutti

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Pubblichiamo l’inchiesta fatta dagli Amici di Grillo Ardea sulla discarica di rifiuti ingombranti che si trova ad Ardea.

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È in via Bergamo, è aperta solo il giovedì mattina ed è gestita direttamente dal Comune; costa ai cittadini di Ardea quasi mezzo milione di Euro all’anno innalzando sensibilmente le tariffe per la TARI.

Nel corso del 2014 la quantità di rifiuti ingombranti è considerevolmente aumentata nel nostro Comune ed è proprio a questo inspiegabile fenomeno che i nostri amministratori imputano l’impressionante aumento della TARI.

Il Comune effettua, attraverso l’appaltatore l’Igiene Urbana, un eccellente servizio porta a porta anche per questo tipo di rifiuto; è sufficiente telefonare al numero verde appositamente predisposto (800644640), oppure inviare una richiesta attraverso il sito internet http://www.differenzioardea.it/

La prenotazione del servizio si ottiene in circa 10 giorni; nel corso della mattinata del giorno concordato, gli operatori passano con un furgonato e caricano quanto il cittadino, la sera prima, ha avuto cura di depositare a bordo strada in corrispondenza del proprio civico.

Il servizio è assolutamente gratuito e funziona in tutto il territorio comunale. Purtroppo la ditta non ci fornisce dati sulla raccolta degli ingombranti effettuata attraverso questo servizio e non ci è facile valutarne i costi per lo smaltimento, tuttavia presumiamo che i rifiuti raccolti siano allineati su quelli della media regionale che assegna a questo tipo di rifiuto una percentuale intorno al 2%; nel nostro caso si tratterebbe di meno di 700 tonnellate/anno. Sono state invece 3.000 le tonnellate raccolte ed in modo assolutamente incomprensibile.

Questo il motivo che ci ha indotto a recarci presso Via Bergamo in una delle giornate di raccolta e nel giro di pochi minuti è diventato evidente il motivo per cui le tonnellate di ingombranti crescono a dismisura. In quest’area si dovrebbero conferire esclusivamente ingombranti (vecchi mobili, materassi, divani ecc.), sfalci di potature e verde, e RAE (grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature elettroniche). Infatti sono tre i grandi cassoni predisposti alla raccolta, ma mentre in quello per il verde e l’altro per i RAE tutto viene con cura differenziato, tutto il resto finisce del contenitore degli ingombranti.

In poco meno di un ora che siamo stati ad osservare quanto accadeva, abbiamo visto riempire ben tre contenitori da oltre 15 metri cubi ciascuno con tutto quanto arrivava: pochi gli ingombranti veri e propri, perché giustamente i cittadini preferiscono farseli ritirare in casa propria senza dover affrontare il problema del trasporto con mezzi di fortuna; la stragrande maggioranza di quanto viene conferito è costituito da un pot-pourri di ogni genere di rifiuto e non necessariamente ingombrante. Abbiamo osservato scaricare metalli ferrosi, legno, pvc, gomma, imballi contenenti di tutto, un paio di motori elettrici e perfino una saldatrice elettrica. Un signore voleva scaricare un sacco pieno di bottiglie di plastica. Lo abbiamo fermato facendogli notare che le bottiglie le può tranquillamente conferire con il porta a porta, per sentirci poi rispondere candidamente che la raccolta, dove abita lui (in via dei Monti di Santa Lucia, ad un centinaio di metri appena da via Laurentina, ndr) la ditta per la raccolta passa solo due volte alla settimana raccogliendo tutto come indifferenziata. Il nostro ingenuo stupore è diventato quasi rabbia quando altri cittadini presenti hanno iniziato il coro dei “pure da noi, pure da noi ..”.

L’aspetto più grave in assoluto non è tuttavia costituito dal fatto che negli ingombranti ci si metta di tutto, quanto dalla tipologia dei conferitori; ovvero oltre l’80% degli utenti del servizio sono costituiti non da privati cittadini ma da operatori che a vario titolo raccolgono rifiuti, svutacantine, robivecchi, ditte di manutenzione di varia natura ecc. Ora è evidente che in questo luogo possono conferire solo i privati cittadini e che tutti gli altri sono invece obbligati a portare direttamente in discarica, ed a loro spese, tutto quello che invece viene indebitamente qui portato. E nessuno controlla, nemmeno il corpulento signore con la casacca delle guardie ambientali che alle nostre obiezioni rispondeva facendoci chiaramente capire di non essere assolutamente al corrente delle regole che egli stesso era lì a vigilare. Neppure gli addetti dell’azienda sembravano capire che non potevano accettare rifiuti che non fossero ingombranti. Uno di loro è arrivato a giustificarsi dicendo che i vari materiali conferiti sono poi vagliati in discarica e separati prima del trattamento. Come a dire che a differenziare è la discarica e naturalmente a trarne anche il profitto dalla vendita di materiali riciclabili, mentre invece il cittadino di Ardea paga l’esorbitante cifra di 178,20 €/T stabilito da un capitolato capestro che anziché prevedere che sia il Comune a pagare le aziende di smaltimento, lo faccia la società appaltatrice del servizio di raccolta che ci addebita i prezzi stabiliti in sede di gara che, guarda caso, sono assai più alti di quelli di mercato effettivamente pagati dall’azienda. Solo a titolo di esempio basti pensare alle 7.000 tonnellate di umido che l’Igiene Urbana ci fa pagare 138,60 €/T che vengono smaltite presso la Kiklos di Aprila a 110 €/T procurando all’azienda un inspiegabile vantaggio economico di oltre 200.000 €/anno.

Non ci è possibile calcolare il vantaggio economico ricavato per gli ingombranti in quanto, a precise domande in merito, tutte le bocche sono cucite, specie quelle istituzionali che da anni su questi argomenti non hanno mai risposto alle numerose interrogazioni presentate dai Consiglieri comunali.

Tornando alla “discarica di via Bergamo” basta guardare le foto di questo articolo per capire quali sono i reali motivi per i quali questo tipo di rifiuto sia aumentato a dismisura. Vengono anche dai paesi vicini a conferire GRATIS a via Bergamo, basta dichiarare, qualora qualcuno lo chiedesse, di essere un cittadino residente ad Ardea e poi ci si può presentare anche con un autocarro da 100 quintali furgonato e scaricare tranquillamente le potature di chissà chi fino a riempire completamente i 15 metri cubi del contenitore predisposto.

Gli Amici di Grillo Ardea denunciano questa grave mancanza di organizzazione e di controlli che sono costati in questi anni milioni di Euro ai cittadini. La nostra amministrazione non ci risponde su questi problemi perché la TARI è una sorta di partita di giro per il contabile dottor Mazzone: tanto spende, tanto chiederà in tasse ai cittadini e lui, così, il suo lavoro lo ha fatto degnamente, tanto lui questa tassa non la paga nel nostro Comune, come pure il Signor Sindaco che preferisce ignorare queste inefficienze e continua a nominare assessori all’ambiente che non hanno la preparazione che consenta loro di rendersi conto dei disastri che permettono.

Amici di Grillo Ardea

 

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