Continua a far paura il vaiolo delle scimmie. E mentre in Italia è partita la campagna di vaccinazione, a Cuba proprio un turista italiano ha perso la vita. Lui che era in vacanza non ce l’ha fatta: è stato contagiato, poi è deceduto, stroncato dal virus a 50 anni.
Chi era il turista italiano morto a Cuba
Primo caso di vaiolo delle scimmie a Cuba. E primo, purtroppo, decesso. A perdere la vita un turista italiano, Germano Mancini, comandante della stazione dei Carabinieri di Scorzé, comune della città metropolitana di Venezia. Il militare aveva 50 anni e, stando al nota del ministero della salute de l’Avana, l’uomo aveva alloggiato in una casa in affitto e aveva visitato diversi luoghi nelle province occidentali del Paese.
Il 17 agosto scorso, poi, avrebbe iniziato a manifestare i primi sintomi. Il giorno dopo, invece, si sarebbe recato in ospedale, ma ora dopo ora la situazione è peggiorata. E precipitata. Prima il ricovero d’urgenza, poi le cure intensive e il decesso.
Cos’è il vaiolo delle scimmie
Il vaiolo delle scimmie, come ha spiegato l’ISS, è un’infezione causata da un virus della stessa famiglia del vaiolo, ma che si differenzia da questo per la minore diffusività e gravità. L’infezione può trasmettersi dall’animale all’uomo attraverso la saliva e altri fluidi dell’animale o con il contatto diretto. La malattia potrebbe anche diffondersi da uomo a uomo, ma come già detto è molto meno contagiosa del vaiolo umano. Si pensa, addirittura, che il virus possa trasmettersi per via orale diretto o contatto faccia a faccia prolungato, ma anche tramite il contatto diretto con i liquidi organici di una persona infetta o con oggetti contaminati, come la biancheria o l’abbigliamento.
Tra i sintomi più comuni:
- febbre
- dolori muscolari
- cefalea
- linfonodi gonfi
- stanchezza
- manifestazioni cutanee, come vescicole, pustole e piccole croste.
Sintomi che, nel caso del turista italiano a Cuba, sono peggiorati. Fino, purtroppo, al decesso dell’uomo.