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Vaccino Covid, riparte ad ottobre la campagna: tutte le informazioni

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Saranno disponibili i nuovi vaccini anti Covid e le sue varianti entro 15 giorni in Italia. Così ha deciso il Governo.
Ripartirà ad ottobre la campagna vaccinale contro il Covid; la questione si rende necessaria secondo il Governo, al fine di fronteggiare le ultime varianti del virus. Le somministrazioni saranno gratuite per tutti, e avranno la precedenza i sanitari e i soggetti fragili. Per potersi sottoporre al vaccino dovranno passare tre mesi dall’ultima somministrazione o dallo sviluppo della malattia. Non saranno sottoposti all’obbligo vaccinale alcuni tipi di lavoratori considerati fragili da alcune categorie. Via libera al nuovo vaccino anti Covid Comirnaty di Pfizer BioNTech, suffragato dall’EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, e dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco.

Entro 15 giorni il nuovo vaccino sarà disponibile

Come annunciato dal Ministro della Salute Orazio Schillaci, con l’arrivo dell’autunno ripartirà la campagna vaccinale contro il Covid e le sue varianti. Entro i prossimi 15 giorni sarà disponibile il nuovo vaccino anche in Italia e sarà messo a disposizione dei cittadini gratuitamente. Va per la maggiore un vaccino aggiornato alle nuove varianti del Coronavirus, in particolare per la sotto variante Omicron XBB.i.5. Via libera al nuovo vaccino anti Covid Comirnaty di Pfizer BioNTech, suffragatto dall’EMA, l’Agenzia Europea dei Medicinali, e dall’AIFA, l’Agenzia Italiana del Farmaco. Saranno dosi offerte gratuitamente a tutti coloro che ne faranno richiesta, senza limitarne la gratuità solo ad alcune categoria, come alcune indiscrezioni riportavano precedentemente. Il Ministero della Salute ha comunque sottolineato che ad avere la precedenza rispetto alla somministrazione, saranno alcuni soggetti fragili come gli over 60, donne in gravidanza e gli operatori sanitari. Non saranno obbligati al vaccino invece i lavoratori considerati fragili di alcune categorie. Per potersi sottoporre al vaccino è necessario che siano passati almeno tre mesi dall’ultima dose o dallo sviluppo della malattia.

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